Proliferano gli eventi dedicati alla sostenibilità e alle tematiche ambientali. Fiere, convegni, mostre, festival: in tutta Italia si organizzano sempre più iniziative legate ad energie rinnovabili, mobilità sostenibile, consumo critico, rifiuti e riciclaggio.
Talmente tante che non riusciamo neanche noi a dare spazio a tutte. Inoltre è encomiabile il tentativo che proviene da sempre più associazioni ed enti promotori, di . Palchi con pannelli fotovoltaici, stoviglie in plastica biodegradabile, materiale di comunicazione in carta riciclata e tante altre accortezze che non possono che farci piacere.
A volte però, viene da chiederci quanto di tutto questo venga messo in pratica nel concreto. Soprattutto quando scopriamo che nonostante le belle parole, proprio ad impatto zero questi eventi non sono. Anzi. Dall’11 al 13 Settembre si è svolto a Frascati, vicino Roma, l’Ecofest Energia, promosso dalla Regione Lazio. Una tre giorni di concerti, mostre, esposizioni, convegni, spettacoli per bambini all’insegna delll’educazione a forme di energia e consumo più sostenibili.
A distanza di quindici giorni, però, a quanto pare rimangono ancora i segni, molto poco sostenibili, dell’impatto sul luogo dove il Festival si è svolto. Stamattina abbiamo ricevuto da un lettore, la foto che ritrae parte di Villa Torlonia ancora contornata dai rifiuti dell’Ecofest. La foto è stata scattata ieri, domenica 27 settembre nella zona del parco adiacente via Valadier.
Abbiamo provveduto a chiedere subito chiarimenti ai responsabili dell’evento, in primis la Regione Lazio. Il Responsabile dell’Ufficio stampa dell’Assessore all’Ambiente Filiberto Zaratti, ci ha garantito che “il Comune di Frascati attraverso il Consorzio GAIA, che gestisce la raccolta dei rifiuti, si attiverà entro pochi giorni per la rimozione” e la bonifica dell’area dall’immondizia dell’ecoFest”.
Di contro, il portavoce del Comune di Frascati ci ha invece assicurato che per loro la zona è sgombra, tranne “un’area, peraltro messa in sicurezza, ancora non rimossa per alcune priorità sopravvenute” .
Onde voler entrare nel merito di queste “priorità”, noi vorremmo semplicemente capire prima di tutto, chi quel materiale, magari anche fatto in carta riciclata e in nome dell’ambiente, ce lo ha lasciato e poi, soprattutto, quando verrà rimosso. Trovare immondizia in un parco non fa mai piacere. Trovare immondizia con targa “eco” ne fa ancor meno.