L'appello è urgente e non può rimanere inascoltato: è necessario agire adesso per provare a salvare il Pianeta dalla distruzione
Il 22 aprile è l’Earth Day, la giornata dedicata al nostro Pianeta e alla tua tutela. Come ogni anno, l’evento coinvolge decine di migliaia di persone in 192 Paesi del mondo – tutti uniti da un obiettivo comune: costruire la democrazia ambientale e provare a salvare la Terra dalla distruzione che noi stessi abbiamo innescato.
Il tema di questa 53esima edizione è “Investi nel nostro Pianeta”: secondo gli organizzatori dell’evento, la responsabilità di salvare il Pianeta appartiene a tutti – governi, istituzioni, imprese, cittadini – ed è necessario che tutti facciano la propria parte, investendo nel futuro della Terra.
Le imprese, i governi e la società civile hanno la stessa responsabilità di agire contro la crisi climatica e accendere la scintilla per accelerare il cambiamento verso un futuro verde, prospero ed equo – afferma Kathleen Rogers, Presidente di Earth Day. – Dobbiamo unirci nella nostra lotta per la rivoluzione verde e per la salute delle generazioni future. È giunto il momento di investire nel nostro Pianeta.
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Investire nel Pianeta per provare a invertire la rotta
Inutile negarlo o nasconderlo: siamo noi esseri umani ad aver compromesso i delicati equilibri ambientali – forse in modo irreparabile.
Inquinamento, cementificazione selvaggia, deforestazione, sfruttamento indiscriminato delle risorse, produzione di rifiuti tossici e pericolosi: sono solo alcune delle responsabilità che abbiamo nei confronti della Natura, che ora esibisce un conto salatissimo, destinato a durare nei secoli a venire.
Negli anni scorsi, attraverso la stipulazione di accordi e patti, i Governi del mondo hanno dichiarato il proprio impegno a mettere in atto politiche ecologiche per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e le emissioni inquinanti.
Purtroppo però, nessuno sembra essere davvero sulla buona strada per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. È possibile mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C, ma è immediato e significativo è necessaria un’azione ora e i governi non possono farlo da soli.
Questa riflessione dimostra chiaramente che la responsabilità non è solo di chi fa le leggi, ma che ci sono attori che giocano un ruolo ancor più importante nella partita per salvare la Terra – è a loro che si rivolge l’Earth Day di quest’anno con l’invito urgente a investire nel nostro Pianeta:
- Le imprese, gli inventori, gli investitori e i mercati finanziari devono generare valore per le loro istituzioni e la società attraverso l’innovazione e le pratiche verdi. Come altre rivoluzioni economiche, il settore privato ha il potere di guidare il cambiamento più significativo, con la portata e la velocità necessarie.
- I singoli cittadini devono spingere per soluzioni sostenibili su tutta la linea come elettori e consumatori. La mitigazione, il ripristino e l’adattamento ai cambiamenti climatici richiedono la volontà collettiva e la voce delle persone per apportare il cambiamento di cui il pianeta ha bisogno.
Storia della Giornata della Terra
L’Earth Day nacque nel 1970 da un’iniziativa di Gaylord Nelson, all’epoca senatore dello Stato americano del Wisconsin. Durante tutta la sua carriera, Nelson si è impegnato per la conservazione dell’ambiente e, in particolare, per preservare le riserve naturali del Wisconsin.
Nel 1969, elaborò alcuni punti per costruire un’agenda politica ambientale a Washington, di cui parlò in alcune conferenze a Seattle e ad Atlantic City.
Dopo questa breve esperienza di conferenze, Nelson immaginò un giorno in cui in tutti gli Stati Uniti – nelle università, nei comizi politici, nelle amministrazioni pubbliche – si potesse parlare contemporaneamente di ambiente: con questo obiettivo nacque la prima Giornata della Terra.
La prima Giornata della Terra, il 22 aprile 1970, vide la partecipazione di milioni di persone – alcuni dei quali lottavano contro il degrado ecologico da sempre, mentre altri si avvicinarono alla questione proprio in quel giorno – e diede origine al moderno movimento ambientalista americano.
L’Earth Day ha funzionato grazie alla risposta spontanea a livello di base – spiegò poi Nelson. – Non avevamo né il tempo né le risorse per organizzare i 20 milioni di manifestanti che hanno partecipato da migliaia di scuole e comunità locali. Questa è stata la cosa straordinaria della Giornata della Terra: si è organizzata da sola.
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Fonte: Earth Day
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