L’acqua potabile è per noi un bene di così facile accesso che neanche ci rendiamo conto di quanto sia inaccessibile per miliardi di persone nel mondo, ma, a causa dell’innalzamento del livello del mare, entro pochi anni potrà essere meno accessibile anche per noi: ecco perché
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Il destino dell’acqua potabile è legato all’innalzamento del livello del mare, conseguenza dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale: ecco cosa dobbiamo sapere.
La cartina della NASA mostra l’innalzamento del livello del mare
La NASA ha sviluppato Sea Level Projection Tool, una nuova funzione che ci permette di vedere, nel corso dei prossimi anni, quanto aumenterà il livello del mare: basta andare sull’area che ci interessa, selezionare il periodo che ci incuriosisce e il gioco è fatto: per esempio entro il 2100 a Napoli il livello aumenterà di 61 centimetri e a Venezia di 68.
Ciò di cui forse non ci rendiamo conto mentre ci spostiamo da una parte all’altra del mondo su questa cartina, è che questo è realmente il nostro futuro: non è una serie tv o un videogioco.
Innalzamento del livello del mare: cosa c’entra l’acqua da bere
L’innalzamento del livello del mare, oltre a distruggere alcune aree costiere e spazzare via intere isole, con immaginabili danni per gli abitanti, è anche causa della riduzione di acqua potabile.
Quando il livello del mare aumenta, aumenta anche la pressione esercitata dall’acqua salata che raggiunge i pozzi e le falde acquifere sotterranee che contengono acqua dolce: questa è l’intrusione salina che compromette la qualità dell’acqua che diventa inadatta ad essere bevuta e utilizzata per l’agricoltura.
Senza contare che quando l’acqua salta raggiunge i campi, aumenta la salinità del suolo: la conseguenza è una riduzione drastica della produzione agricola.
Inoltre le infrastrutture per il trattamento e la distribuzione dell’acqua potabile, spesso situate in aree costiere, potrebbero essere danneggiati dalle inondazioni che aumentano con L’innalzamento del livello del mare.
L’acqua non è infinita
Considera che, di tutta l’acqua presente sul pianeta Terra, solo il 3% è utilizzabile per essere bevuta.
Già oggi circa 2 miliardi di persone non hanno accesso regolare all’acqua potabile ed entro il 2050 il 50%, una persona su due vivrà in aree soggette a stress idrico.
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