È ufficiale: i droni cinesi spazzeranno via i rifiuti dall’Everest

Nei test di volo, il DJI FlyCart 30 è stato già in grado di trasportare giù dall'Everest 234 kg di rifiuti all'ora. Verrà quindi utilizzato per ripulire la "discarica più alta del mondo"

Quest’autunno, la Cina schiererà una serie di droni per dare una ripulita all’Everest e trasportare via rifiuti dall’Ama Dablam, alto 6.812 metri, sul versante sud.

A occuparsene sarà la società tech cinese Da Jiang Innovations (DJI), che per la prima volta metterà in campo uno dei suoi veicoli aerei senza pilota – il DJI FlyCart 30, drone per il sollevamento di carichi pesanti a lunga distanza – per il nobile scopo di pulire l’ambiente ma anche per ridurre i viaggi pericolosi attraverso la cascata di ghiaccio del Khumbu, dove quasi 50 sherpa hanno perso la vita dal 1953.

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Sono anni, infatti, che l’Everest restituisce tonnellate e tonnellate di rifiuti. L’Ama Dablam (6812 metri) è una delle mete più frequentate dagli alpinisti. I numeri dei frequentatori sono molto alti, tanto che è la seconda montagna più scalata del Nepal, ma ciò si traduce proprio in una massiccia e forte presenza di rifiuti non solo sul campo base, ma anche sulla via di scalata fino alla cima.

Ragione per cui la missione del DJI FlyCart 30 partirà proprio da qui.

In seguito, in primavera (marzo-maggio), i droni DJI, saranno messi al lavoro sull’Everest. Voleranno fino al Campo I (5.943 metri) per fornire corde e scale per preparare i percorsi e portare la spazzatura al campo base a 5.364 metri (quasi 60mila persone si recano al campo base dell’Everest ogni anno e dal 2015 gli scalatori sono tenuti a portare via 8 kg di spazzatura).

Il risultato del test ha mostrato che il DJI FlyCart 30 potrebbe trasportare 234 kg all’ora tra il Campo I e il Campo Base.

Solo questa primavera, quasi 100 tonnellate di rifiuti sono state raccolte dall’Everest e dal Lhotse, con 77,19 tonnellate dal solo campo base, secondo il Comitato per il controllo dell’inquinamento di Sagarmatha. L’impiego dei droni quindi? Potrebbe togliere all’Everestl’infelice appellativo “discarica più alta del mondo“.

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