Il destino dei ghiacciai di Venezuela e Slovenia è segnato per colpa delle temperature che si stanno alzando sempre più e presto i ghiacciai in altri Paesi potrebbero fare la stessa fine
Venezuela e Slovenia sono i primi Paesi al mondo ad aver perso tutti i loro ghiacciai a causa dell’innalzamento delle temperature globali, segnando un preoccupante precedente che potrebbe essere seguito da altri Paesi come Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e Indonesia. L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) avverte che tra il 18% e il 36% della massa glaciale mondiale potrebbe scomparire entro la fine del secolo a causa del riscaldamento globale.
In Venezuela i sei ghiacciai originariamente presenti nella catena montuosa della Sierra Nevada de Mérida, a circa 5.000 metri di altitudine, sono ormai scomparsi. L’ultimo di questi, il ghiacciaio Humboldt, noto anche come La Corona, si è ridotto a soli 0,02 chilometri quadrati.
Maximiliano Herrera, climatologo, spiega che le temperature nell’area andina venezuelana hanno recentemente registrato valori di 3-4 gradi superiori alla media, accelerando lo scioglimento. Nonostante il tentativo del governo di preservare il ghiacciaio con una coperta termica, gli esperti ritengono che la misura sarà inefficace.
Caroline Clason, professoressa all’Università di Durham, sottolinea che la perdita del ghiacciaio Humboldt implica non solo la scomparsa del ghiaccio, ma anche la perdita di habitat unici, di ambienti culturali significativi e di attività turistiche e alpinistiche.
La Slovenia potrebbe perderli completamente entro il 2030
Purtroppo però il Venezuela è in ottima compagnia. Anche in Slovenia, i ghiacciai Triglav e Skuta, situati nelle Alpi sud-orientali, sono ormai quasi completamente scomparsi. Il Triglav, a un’altitudine di circa 2.500 metri, ha oggi un’area pari a due campi da pallavolo, mentre il ghiacciaio Skuta, a circa 2.020 metri, copre solo 0,01 chilometri quadrati.
Miha Pavšek, geografo dell’Anton Melik Geographical Institute, prevede che i ghiacciai sloveni scompariranno completamente entro il 2030. La contrazione di questi ghiacciai ha reso i sentieri di montagna più difficili da percorrere a causa dell’erosione del suolo, aumentando i rischi per gli alpinisti. Inoltre, la scomparsa dei ghiacciai influisce negativamente sull’approvvigionamento di acqua potabile per i rifugi vicini.
La perdita di questi ghiacciai rappresenta un punto di non ritorno per il clima globale e avverte delle ulteriori conseguenze negative della crisi climatica. La fusione dei ghiacciai sloveni e del ghiacciaio Humboldt contribuisce anche all’innalzamento del livello del mare, poiché le loro acque finiscono rispettivamente nel Mar Nero e nel Mar dei Caraibi, minacciando le comunità costiere.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Ti potrebbe interessare anche:
- Addio all’ultimo ghiacciaio del Venezuela che diventa ufficialmente il primo Paese glacier free al mondo per colpa del riscaldamento globale
- Questo è il ghiacciaio più lungo d’Europa da vedere prima che scompaia del tutto
- Dopo quasi 40 anni, il ghiacciaio del Teodulo si scioglie e restituisce il corpo di un escursionista scomparso