Cina: arrivano i droni anti-smog per combattere l’inquinamento

Droni nei cieli della Cina per combattere l'inquinamento. Lo annuncia il vice ministro della Protezione Ambientale Zhai Qing

Droni nei cieli della Cina per combattere l’inquinamento. Lo annuncia il vice ministro della Protezione Ambientale Zhai Qing e, secondo quanto riporta l’agenzia Xinhua, Pechino, Shanxi e Hebei saranno le province che i Parafoil, questo il nome dei dispositivi montati sui droni, terranno sotto ricognizione.

L’operazione rientra nel progetto guidato dalla China Meteorological Administration ed è realizzato dall’Aviation Industry Corp of China e non a caso le autorità hanno confermato l’intenzione di adottare tutti i mezzi possibili per combattere l’inquinamento. La vertiginosa crescita economica del Paese del Dragno, infatti, coadiuvata da un’industrializzazione selvaggia e senza regole, ha gettato la Cina in un continuo e drammatico aumento dell’inquinamento. Ai danni, ovvio, di cittadini e terreni da coltivare.

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I velivoli senza piloti ora adottati hanno montato sopra un dispositivo anti-inquinamento, il cosiddetto “Parafoil” appunto. Ogni drone sarà dotato anche di dispositivi ad infrarossi per consentire le operazioni notturne e di un paracadute per il volo planato. Sarà, inoltre, in grado di trasportare fino a 700 chilogrammi di prodotti chimici anti-smog, che potranno essere spruzzati entro un raggio di cinque chilometri. Si tratta di particolari prodotti (catalizzatori chimici) che reagiscono con le particelle di smog e “bloccano” le sostanze inquinanti facendole cadere a terra.

I droni saranno in grado di supervisionare circa 70 chilometri quadrati in due ore di volo ogni giorno e, ad oggi, avrebbero già supportato il governo nella soluzione di almeno 200 casi riconducibili alla tutela dell’ambiente.

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Secondo i progettisti, il nuovo velivolo costa il 90% in meno rispetto ai droni ad ala fissa che attualmente vengono utilizzati in Cina per ridurre l’inquinamento. In più, il Parafoil sembra essere dotato di maggiore precisione e sarebbe più facile da gestire.

L’inquinamento in Cina è una vicenda ormai annosa. Città come Pechino devono far fronte ogni giorno con nubi scure di gas e veleni che soffocano gli abitanti, tanto che pochi giorni fa le autorità della capitale hanno ordinato la chiusura o la riduzione di lavoro a più di 100 fabbriche, dopo avere innalzato l’allarme smog in città. Le autorità di Pechino hanno inoltre chiesto ai cittadini di non uscire di casa o comunque di limitare le attività all’aperto.

Una goccia nell’oceano questi droni? L’importante è forse fare qualcosa. E farlo subito.

Germana Carillo

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