Le immagini apocalittiche della zona intorno alla centrale di Chernobyl dopo gli incendi, riprese dal drone

Un filmato registrato dai droni mostra la triste devastazione causata dagli incendi nella zona di esclusione di Chernobyl

Migliaia e migliaia di alberi bruciati, per chilometri e chilometri. Nell’area vicino all’ex reattore nucleare c’è la devastazione più assoluta. Le immagini dall’alto sono impressionanti

Le fiamme hanno devastato la foresta di Chernboyl. A mostrare il triste scenario sono state anche alcune riprese effettuate dai droni, che hanno sorvolato la misteriosa e inaccessibile zona di esclusione.

Alberi carbonizzati e ridotti in cenere, terreno grigio e senza vita. È questo il triste scenario immortalato da Stanislav Kapralov attraverso un drone, dopo che gli incendi si sono diffusi nell’area vicino all’ex reattore nucleare.

Il fumo continua ancora a salire da alcune aree. Quello che appare agli occhi elettronici del drone è una enorme distesa di terra completamente devastata dalle fiamme, con le sagome degli alberi anneriti che si stagliano in lontananza.

Ad un certo punto, si nota anche un’autopompa solitaria che si fa strada attraverso le strade deserte, probabilmente diretta verso un altro focolaio.

Kapralov ha spiegato che negli ultimi 30 anni dal disastro di Chernobyl, la flora e la fauna si stavano lentamente riprendendo ma i recenti incendi che hanno devastato l’area, hanno ucciso numerosi animali selvatici e incenerito la vegetazione locale:

“Sento l’apocalisse assoluta. Vorrei che il video trasmettesse l’atmosfera che ho visto. Negli ultimi 30 anni, l’assenza di persone ha fatto sì che la flora rinascesse nella zona di Chernobyl tornando alla bellezza di 150 anni fa, nonostante le radiazioni. Ora gran parte degli esseri viventi sono stati di nuovo uccisi. Questa è una guerra di uomo e natura” sono le sue parole.

Il fumo degli incendi è stato avvistato da km di distanza, dalla capitale ucraina Kiev. Anche se nei giorni scorsi le autorità hanno annunciato che gli incendi sono stati spenti, purtroppo ci sono ancora alcuni focolai. Altri invece si sono riattivati anche a causa del vento che ha soffiato sulle braci ardenti.

Gli incendi non sono rari nell’area ma Greenpeace ha recentemente dichiarato alla BBC che quelli di quest’anno sono stati i peggiori degli ultimi decenni.

Fonti di riferimento: Stas Kapralov, BBC

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