Inquinamento e abusivismo edilizio, mancata depurazione, cattiva gestione dei rifiuti, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità: sono tutte le facce della pressione illegale sull’ecosistema marino del nostro Paese. A raccontarlo lo storico dossier di Legambiente “Mare Monstrum” di cui viene pubblicata un’anteprima
Col motto di “Non ci fermeremo mai”, salpano la Goletta Verde e la Goletta dei Laghi 2023, le due campagne di Legambiente che puntano a non abbassare la guardia sulla qualità delle acque marine e lacustri d’Italia. Ma qual è lo stato di salute delle nostre coste?
A dirla tutta, è un quadro ancora una volta desolante quello che emerge dall’anteprima di Mare Nostrum, il report pubblicato annualmente da Legambiente: i litorali di tutto lo Stivale sono deturpati dall’abusivismo edilizio, dagli scarichi illegali e dalla pesca di frodo, minacce ancora difficili da debellare.
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Le coste del nostro Paese, insomma, devono fare conti con continue violazioni delle leggi che le tutelano. Tra abusivismo edilizio, cattiva gestione dei sistemi di depurazione e pesca di frodo, il quadro è drammatico.
Mare Monstrum 2023, anteprima
Secondo il report, nel 2022 lungo le coste italiane sono state 13.229 le infrazioni contestate, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. Crescono nel 2022 gli illeciti amministrativi, pari a 8.499 (+24,2% rispetto al 2021) e le sanzioni amministrative, 8.935 quelle comminate (+ 47,7% rispetto al 2021). In diminuzione, invece, il numero di reati (4.730, -32,9% sul 2021) e il numero delle persone denunciate o arrestate (4.844, -43,6% rispetto al 2021) e quello dei sequestri (1.623, -51,7% rispetto il 2021), per un valore economico di oltre 385 milioni di euro.
La Campania si conferma prima in classifica: nel 2022 ha contato 1.245 reati e da sola rappresenta il 26,3% del totale nazionale. Le persone denunciate e arrestate sono state 989, i sequestri 496, gli illeciti amministrativi 1.273 (+45,7% rispetto al 2021) e le sanzioni 1.247 (+42,7% rispetto al 2021).
Al secondo posto per numero di reati sale la Puglia (l’anno scorso quarta) che nel 2022 ha contato 559 reati, pari all’11,8% del totale nazionale. Segue il Lazio con 539 reati (11,4% del totale) ma che si piazza al secondo posto come numero di persone denunciate e arrestate (673) e sequestri (216 quelli eseguiti).
La Calabria (seconda come illeciti amministrativi e sanzioni, rispettivamente 1.018 e 1.062) sale al quarto posto con 344 reati, seguita dalla Sicilia, che con 336 reati scende di due posizioni rispetto alla classifica del 2021. Sesta l’Emilia-Romagna con 271 reati.
Da sottolineare – conclude il rapporto – l’incidenza dei reati connessi al mare inquinato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) che sale dal 51,8% del 2021 al 52,5% del 2022.
QUI trovi l’anteprima completa di Mare Monstrum.
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Fonte: Legambiente
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