Chiavari, Leivi, Lavagna. La Liguria ancora sott'acqua. Le violente piogge della scorsa notte hanno allagato il levante ligure. E non è ancora finita. Due finora i dispersi a Leivi ma si teme anche a Borzonasca, Carasco, Cogorno, Mezzanego, Né e S. Colombano. Tante le località invase da acqua e fango
Chiavari, Leivi, Lavagna. La Liguria ancora sott’acqua. Le violente piogge della scorsa notte hanno allagato il levante ligure. E non è ancora finita. Due finora i dispersi a Leivi ma si teme anche a Borzonasca, Carasco, Cogorno, Mezzanego, Né e S. Colombano. Tante le località invase da acqua e fango. E proprio oggi il ministro Galletti presenta il suo piano per contrastare il dissesto idrogeologico e i condoni edilizi definiti “tentato omicidio” nei confronti dell’ambiente e del territorio.
Sono circa 140 le persone evacuate nel corso della notte e costrette a lasciare le proprie case, di cui 110 gli evacuati a Chiavari, rimasta senza energia elettrica.
Una frana tra le stazioni di Chiavari e Zoagli ha interrotto la linea ferroviaria Genova-Roma e in molti casi è stato necessario l’intervento di squadre di soccorso per mettere in salvo persone in difficoltà, fa sapere la Protezione Civile, che sta tenendo sotto osservazione tutti i corsi d’acqua della zona e in particolare Entella, Sturla e Rupinaro. In alcuni comuni, le scuole resteranno chiuse anche domani.
Intanto, questa mattina il Ministro dell’ambiente Galletti ha fatto sapere di essere pronto ad investire 7 miliardi di euro in 7 anni, dal 2015 al 2021, in un Piano nazionale per la prevenzione del dissesto idrogeologico.
.@glgalletti "Tra fondi nazionali, regionali, europei stiamo stanziando 7 miliardi in 7 anni contro #DissestoIdrogeologico" #FuoriDalFango
— Camera dei deputati (@Montecitorio) 11 novembre 2014
Nel corso degli Stati generali contro il dissesto, organizzati alla Camera dei Deputati da #italiasicura, Galletti ha promesso inoltre che “in questo Paese non ci saranno mai più condoni edilizi, perché sono dei tentati omicidi alla tutela del territorio”
.@glgalletti: "I condoni edilizi non vanno più fatti perché sul territorio corrispondono spesso a un tentato omicidio" #FuoriDalFango
— Camera dei deputati (@Montecitorio) 11 novembre 2014
“Oggi si parte con un Piano chiaro, responsabile e serio. Non ci sono più scuse per nessuno: le risorse ci sono, vanno spese subito e bene. Qui è in gioco la sicurezza nostra, dei nostri figli e del nostro territorio”.
Risorse che esistevano già, che sono “ferme” e che vanno immediatamente utilizzate per evitare che migliaia di vite siano messe a rischio ogni volta che arriva la pioggia. Si tratta di 2,3 miliardi. Secondo Galletti, molti di questi sono già cantieri. Ma non basta. “Accanto a questi soldi abbiamo risorse nuove dai fondi strutturali europei: il nostro ministero ha chiesto 5 miliardi, cui si potranno aggiungere due miliardi di cofinanziamento da parte delle regioni”.
“Non possiamo continuare a pensare di gestire l’emergenza – ha sottolineato – dobbiamo investire in prevenzione e questo si fa solo con un piano nazionale”.
Addio condoni, dunque? Nell’idea del Ministro c’è, al contrario, la possibilità di offrire un bonus ai privati che vogliono investire nel dissesto idrogeologico: “Fino a che non insediamo in questo Paese il tema della cura dell’ambiente possiamo mettere tutte le risorse che vogliamo ma non si farà nulla”.
Sarà la volta buona?
Francesca Mancuso
Foto: Cittadellaspezia
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