L’India ha promesso di bruciare le montagne di spazzatura e trasformarle in elettricità. Ma un’indagine del New York Times ha scoperto livelli pericolosi di sostanze tossiche attorno a case, parchi giochi e scuole
Impianti che pompano fino a 10 volte la quantità legale di diossine: qui, in un quartiere di Delhi, in India, una discarica alta quasi 70 metri svetta e inquina come un mostro. Occhi che bruciano, emicranie costanti, tosse tagliente di saliva nera e respiri superficiali e affannosi, questo lamentano i residenti.
È quanto emerge da un’interessante indagine del New York Times, a firma di Maria Abi-Habib, corrispondente investigativa, che ha scoperto livelli pericolosi di sostanze tossiche attorno a case, parchi giochi e scuole.
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Bruciare la spazzatura, nelle intenzioni del Governo, avrebbe dovuto aiutare a risolvere una delle crisi ambientali più grandi al mondo. Ma quelle montagne giganti di spazzatura si innalzano per metri e metri e oscurano lo skyline della capitale con putridi pendii di 20 piani di rifiuti che crollano su loro stessi o prendono fuoco in incendi nocivi che durano per giorni.
L’indagine
Secondo quanto si legge sul NY Times, il Governo indiano aveva promosso un piano rivoluzionario, basato sull’incenerimento dei rifiuti in modo “sicuro” in un impianto all’avanguardia, trasformandoli in elettricità in un ingegnoso tentativo di affrontare due grandi problemi contemporaneamente.
Invece, tutto si è tradotto nella rovinosa esposizione fino a un milione di persone a fumo e cenere tossici, secondo i campioni di aria e suolo raccolti in un periodo di cinque anni.
Il Times ha raccolto circa 150 campioni di aria e terreno dal 2019 al 2023 attorno all’impianto, nei quartieri in cui le ceneri venivano scaricate illegalmente e in altre parti della capitale, lavorando con esperti dell’Indian Institute of Technology Delhi, una delle principali università del Paese, per testare i campioni e analizzando i risultati con scienziati della Johns Hopkins University.
Abbiamo testato il fumo: piombo, arsenico e altre sostanze tossiche piovono sui quartieri circostanti, si legge nell’articolo. Le ceneri, ancora piene di inquinanti pericolosi, vengono poi trasportate con i camion. Abbiamo seguito i camion per anni e li abbiamo trovati mentre scaricavano illegalmente le ceneri in quartieri affollati, accanto a scuole, parchi e case.
Abbiamo testato le ceneri e trovato sostanze tossiche ben al di sopra degli standard di sicurezza.
Abbiamo anche scavato nel terreno e abbiamo scoperto che un cortile di una scuola e un parco erano proprio sopra le ceneri tossiche. I bambini giocano nella cenere mentre i camion arrivano per scaricarne altra. Le sostanze chimiche e i metalli pesanti nell’aria e nel terreno possono causare malformazioni congenite, cancro e altre condizioni pericolose per la vita.
Medici e residenti nelle vicinanze segnalano un aumento di aborti spontanei, lesioni sulla pelle e viaggi frenetici in ospedale senza fiato. Gli esperti hanno definito allarmanti i livelli di metalli pesanti che abbiamo trovato. In totale, circa un milione di persone vive in quelle che gli scienziati hanno considerato possibili zone di contaminazione.
È questo il quadro desolante descritto da Maria Abi-Habib, confermato da rapporti governativi interni che hanno scoperto che l’impianto ha pompato fino a 10 volte la quantità legale di diossina. Eppure il Governo ha raddoppiato la sua strategia, infrangendo la legge scaricando ceneri tossiche proprio vicino alle case e promettendo di costruire strutture simili in decine di città dove vivono decine di milioni di persone.
Dopo aver superato la Cina come nazione più popolosa del mondo, l’India ha quasi 60 città con un milione di residenti o più, rendendo gli impianti di “rifiuti in energia” come quello di Delhi un modello di quello che il governo chiama il suo futuro di “crescita verde”.
L’impianto non è mai stato regolamentato e il governo lo sa – ha lasciato detto al Times Rakesh Kumar Aggarwal, un ex dirigente dell’impianto, prima di morire nel 2020, mesi dopo che erano stati raccolti i campioni per i test. Ha affermato che le misure di sicurezza di base venivano regolarmente ignorate per risparmiare denaro e che le emissioni dell’impianto non venivano trattate, riversando sostanze chimiche pericolose nel cuore di Delhi.
Test di laboratorio indipendenti commissionati dal Times hanno scoperto che nel quartiere centrale di Delhi dove si trova l’impianto, la quantità media di sostanze chimiche pericolose e metalli pesanti nell’aria ha superato di gran lunga gli standard di sicurezza.
Tutto qui è stato violato, per denaro soprattutto. E, così, sotto la cenere sono finite anche tutte le precauzioni vitali.
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