Disastro nucleare di Fukushima, la società giapponese Tepco è stata condannata a un maxi risarcimento

Il tribunale di Tokyo ha appena condannato l'azienda Tepco a un mega risarcimento, pari circa 95 miliardi di euro, per non aver fatto abbastanza per salvaguardare l'impianto nucleare dallo tsnumani provocato dal terremoto del 211

A distanza di 11 anni dalla catastrofe nucleare di Fukushima, il tribunale di Tokyo ha emesso una sentenza storica. Quattro dirigenti della  compagnia Tokyo Electrict Power (Tepco), società che gestisce l’impianto giapponese danneggiato, dovrà pagare un mega risarcimento alla stessa società, così come richiesto dagli azionisti a seguito delle enormi perdite subiti per i danni e le spese di smantellamento dell’impianto.

Inoltre, l’azienda è stata costretta a rimborsare i residenti locali che hanno abbandonare le loro abitazione a seguito delle radiazioni elevate.

La cifrà record che dovranno sborsare i manager è di ben 13.000 miliardi di yen, che equivale a circa 95 miliardi di euro. Il tribunale ha infatto giudicato colpevole la Tepco per non essere stata capace di prevenire il disastro.

La causa legale nei confronti dei dirigenti della società era stata intentata nel 2012 da 48 azionisti, che li accusavano delle colossali perdite subite per via della loro negligenza. Secondo questi, i dirigenti del gruppo Tepco avrebbero potuto fare decisamente di più per salvaguardare l’impianto dallo tsunami che era previsto a seguito del forte terremoto, mettendo in atto tutte le misure necessarie previste.

Dal canto loro, i responsabili hanno provato a difendersi sostenendo che non avrebbero potuto prevedere i danni di uno tsunami così catastrofico e di non aver avuto il tempo per adottare le misure preventive. Ma alla fine, i dirigenti della società ne sono usciti sconfitti, visto che il giudice di Tokyo ha imposto loro il pagamento di un maxi risarcimento.

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Fonte: NHK 

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