Disastro ambientale in Ohio, sostanze chimiche rilasciate dal treno deragliato: dopo 11 giorni nessuno ne conosce ancora le conseguenze

Lo scorso 3 febbraio un treno che trasportava sostanze chimiche è deragliato nell’Ohio (Usa) provocando la fuoriuscita di materiale tossico. Ad oggi, nonostante le rassicurazioni delle autorità, i residenti avvertono ancora cattivi odori e riferiscono mal di testa e altri sintomi. Si teme un disastro ambientale (di cui ad oggi nessuno conosce le conseguenze)

Dopo 11 giorni l’aria nella zona è irrespirabile: dopo il deragliamento di un treno che trasportava sostanze chimiche nel nord-est dell’Ohio (Usa) i residenti della zona avvertono ancora cattivi odori e riferiscono mal di testa e altri sintomi, nonostante le rassicurazioni delle autorità. Si teme un disastro ambientale (di cui ad oggi nessuno conosce le conseguenze).

Cosa è accaduto il 3 febbraio 2023 e nei giorni successivi

Verso le 21:00 il 3 febbraio (ora locale), un treno è deragliato a East Palestine (Ohio, USA), un piccolo paese di circa 4.700 abitanti a circa 80 chilometri a nord-ovest di Pittsburgh. Circa 50 dei 150 vagoni del treno sono usciti dai binari lungo il percorso da Madison (Illinois), a Conway (Pennsylvania).

Il treno, gestito dalla Norfolk Southern, trasportava sostanze chimiche e materiali combustibili come il cloruro di vinile, un gas infiammabile tossico. Un enorme incendio è scoppiato dal deragliamento, che ha a sua volta provocato l’emissione di un denso fumo sopra la città.

Ai residenti su entrambi i lati del confine tra Ohio e Pennsylvania è stato ordinato di evacuare, dopo gli allarmi lanciati dal governatore dell’Ohio Mike DeWine. A seguire, funzionari locali e federali hanno avviato un’indagine che ha coinvolto il National Transportation Safety Board e l’Environmental Protection Agency.

Il 10 febbraio, l’Environmental Protection Agency (EPA) ha confermato che circa 20 vagoni ferroviari trasportavano materiali pericolosi noti per essere stati rilasciati nell’aria, nel suolo superficiale e nelle acque di superficie.

Ma appena due giorni dopo tutto rientrato, è arrivato il cessato allarme: va tutto bene, si può tornare a casa, l’emergenza poteva dirsi superata e la Norfolk Southern ha anche offerto aiuti economici e supporto alla popolazione colpita costretta all’evacuazione.

Secondo la stessa EPA, infatti, la qualità dell’aria era sicura e l’approvvigionamento idrico non era contaminato.

Qual è la situazione al momento

I residenti, però, non sono affatto convinti che sia tutto ok. Diverse famiglie hanno scritto ai quotidiani locali ma anche internazionali riferendo che la situazione era tutt’altro che sotto controllo.

Mal di testa, nausea e altri sintomi uniti alla percezione di cattivi odori, ancora oggi dopo 11 giorni, non lasciano immaginare una qualità dell’aria così ottimale. Gli abitanti riferiscono inoltre di aver visto pesci e altri animali morti. In altre parole, il sospetto che si sia verificato non solo un terribile incidente ma anche un disastro ambientale è sempre più forte.

La più grande domanda rimasta è cosa viene ancora rilasciato dal sito – ha commentato a The Washington Post Peter DeCarlo, professore di salute ambientale presso la Johns Hopkins University – Se sono ancora presenti emissioni chimiche residue, le persone residenti in zona sono in pericolo

Quanto devono aspettare ancora i residenti (e il Pianeta intero) prima di sapere cosa davvero è successo?

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Fonti: The New York Times /  The Washington Post /EPA/Twitter / CNBC/Twitter

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