A Piscinas, in Sardegna, il Rio Irvi sta trasportando scorie tossiche dalle miniere abbandonate, tingendo il mare di rosso. Il sindaco di Arbus assicura che la situazione è in miglioramento ma i video circolati ieri sono molto preoccupanti
La splendida spiaggia di Piscinas, uno dei fiori all’occhiello della Costa Verde nel territorio di Arbus in Sardegna, si è trasformata nelle ultime ore in un paesaggio apocalittico. Un fiume rosso, trasportato dal Rio Irvi e pieno di residui (ovviamente tossici) di lavorazione delle miniere abbandonate e mai bonificate, si sta riversando in mare.
Piscinas è rinomata in tutto il mondo per le sue dune di sabbia che raggiungono altezze fino a 100 metri. Ma ora la bellezza di questo luogo risulta deturpata e il colore dell’acqua di mare si è decisamente trasformato. I video che arrivano dalla zona sono impressionati, si vede infatti un fiume rosso, composto dagli scarti delle miniere abbandonate da decenni, che viaggia indisturbato verso il mare.
Da tempo si sa che il Rio Irvi, corso d’acqua contaminato, scarica le scorie delle miniere non più attive nella regione. Tuttavia, il fenomeno ha assunto proporzioni impressionanti nelle ultime ore, spingendo gli esperti a intervenire per comprendere la portata del danno.
Questo evento, infatti, non solo minaccia la bellezza naturale della zona, ma è anche un grave pericolo per la salute pubblica e l’ambiente, considerando la presenza di metalli pesanti altamente tossici nei sedimenti.
Il problema delle miniere abbandonate e delle cave non bonificate presenti nella zona è noto da anni, e nonostante le denunce degli ecologisti, poco è stato fatto per risolvere la situazione in modo definitivo. L’occupazione economica che un tempo giustificava l’estrazione mineraria è cessata da tempo, lasciando dietro di sé solo una pesante eredità di inquinamento e degrado ambientale.
Il sindaco di Arbus, Paolo Salis, ha rassicurato che la situazione è in miglioramento, anche se i video che risalgono a venerdì pomeriggio sono abbastanza scioccanti. Il primo cittadino, che ha confermato che i sedimenti rossi sono stati trasportati dal Rio Piscinas, la cui foce è nelle vicinanze del pozzo minerario, ha fatto sapere che a seguito delle piogge degli ultimi giorni, è stato necessario regolare il livello della diga Donegani per garantire la sicurezza, permettendo il deflusso dell’acqua conformemente alle normative vigenti.
La mega chiazza rossa che ora domina parte dello specchio d’acqua di Piscinas è il triste risultato di decenni di incuria. È necessario un piano di monitoraggio costante per valutare l’entità del danno e proteggere la salute delle comunità locali e dell’ecosistema marino. Solo attraverso un impegno concreto e coordinato sarà possibile preservare la bellezza naturale della Costa Verde.
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Fonte: Unione Sarda
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