Una fuoriuscita di gas naturale in Alaska sta mettendo in pericolo i beluga, che purtroppo si trovano già a rischio di estinzione. Siamo di nuovo di fronte a un grave disastro ambientale di cui nessuno parla.
Una fuoriuscita di gas naturale in Alaska sta mettendo in pericolo i beluga, che purtroppo si trovano già a rischio di estinzione. Siamo di nuovo di fronte a un grave disastro ambientale di cui nessuno parla.
La fuoriuscita di gas naturale è in corso ormai da un mese nella Baia di Cook e non potrà essere riparata fino allo scioglimento dei ghiacci. Dunque il gas continua a fluire incontrollato in un habitat dove i beluga sono già in pericolo di vita.
Hilcorp Alaska è la società responsabile della perdita di gas e non sarà in grado di intervenire per riparare il danno almeno per un mese a causa delle preoccupazioni per le condizioni climatiche e per la sicurezza dei lavoratori.
La fuoriuscita proviene da un gasdotto sottomarino ed è iniziata dal 7 febbraio scorso. Dopo un mese il danno è ancora presente e nessuno ne sta dando notizia. I beluga continuano ad essere in pericolo.
Le condizioni meteorologiche attuali fanno supporre all’azienda che i primi interventi di immersione per comprendere l’entità del danno saranno effettuati verso fine marzo o al massimo a partire dalla metà del mese, ma solo se sarà davvero possibile.
Immergersi in anticipo in quelle acque sarebbe troppo pericoloso per i sub secondo il vice presidente di Hilcorp Alaska, David Wilkins.
Fonte foto: Inside Climate News
La maggiore preoccupazione riguarda i beluga. Il timore è che la presenza di gas possa generare zone ipossiche, cioè carenti di ossigeno, con gravi rischi per la sopravvivenza dei cetacei.
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Fonte foto: Wikipedia
Al momento Hilcorp Alaska non ha risposto alle richieste del Dipartimento per la conservazione dell’ambiente e degli animali di stilare un piano di protezione delle specie minacciate e degli ecosistemi. Al momento la causa della fuoriuscita di gas è sconosciuta.
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Fonte foto: Adn
Secondo Hilcorp la quantità di metano presente nell’acqua è molto bassa e non è tossica per gli organismi acquatici. La società sostiene inoltre che i beluga tendono a vivere lontano dalle zone ghiacciate.
Ma la National Oceanic and Atmospheric Administration dice il contrario. In una recente lettera l’agenzia ha osservato che i beluga di Cook Inlet tendono a preferire le zone dove il ghiaccio è presente e che dunque tenderebbero a raggiungere proprio l’area dove la fuorisucita di gas si sta verificando.
Fonte foto: Project Avalon
Secondo la Noaa, la presenza di zone ipossiche indica che si è creata una fuoriuscita coninua di gas naturale. Questa condizione influenza in modo critico l’habitat naturale dei beluga e delle altre specie marine della zona.
Purtroppo ci troviamo ancora una volta di fronte al caso di una grande azienda che tende a negare l’evidenza minimizzando i danni della perdita di gas per gli animali e per gli ecosistemi. Pensando alla sopravvivenza dei beluga e degli altri animali marini, la speranza è che si possa intervenire al più presto per risolvere la situazione.
Marta Albè
Fonte foto: Brian Gratwicke