Fatte saltare in aria più di 200 dighe in un solo anno dai fiumi europei per salvare i pesci

Un nuovo incredibile record per l'Europa, che in un solo anno ha abbattuto più di 200 dighe, contribuendo a ripristinare le rotte migratorie dei pesci e rafforzare la biodiversità. L'Italia però resta indietro

Sono ben 239 le barriere, tra cui dighe e sbarramenti, che sono state rimosse in 17 paesi europei solo nel 2021, un anno da record per la rimozione di dighe in tutto il nostro continente. Ad aprire questa strada è stata la Spagna, con 108 strutture abbattute dai fiumi del Paese.

Perché? Semplice: dighe, sbarramenti e altri ostacoli fluviali bloccano le rotte migratorie dei pesci, portando spesso alla perdita di aree di riproduzione e alla riduzione del numero di specie come il salmone, lo storione, la trota e l’anguilla, il che influisce sulla più ampia biodiversità degli ecosistemi, basti pensare ad animali come aquile, orsi e lontre, che di pesci di nutrono. I fiumi a flusso libero trasportano anche sedimenti e sostanze nutritive.

L’incredibile dato, che finalmente stabilisce un record più che positivo, viene dal rapporto annuale Dam Removal Europe, della World Fish Migration Foundation.

Si stima che esistano più di 1 milione di barriere sui fiumi europei, molte delle quali costruite più di un secolo fa. Almeno 150.000 sono barriere vecchie e obsolete che non servono a nessuno scopo economico.

 

La Spagna ha rimosso 108 barriere dai suoi fiumi nel 2021, inclusa la diga di Anllarinos, alta 13 m, la più alta diga europea eliminata l’anno scorso.

E l’Italia? Il nostro Paese figura con una sola rimozione, si tratta della briglia di Loriano sul torrente Setta, nei comuni di Marzabotto e Monzuno (BO). E’ proprio la Regione Emilia Romagna a fare da apripista come buone pratiche da seguire, conle sue “LINEE GUIDA REGIONALI PER LA RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA DEI CORSI D’ACQUA NATURALI DELL’EMILIA-ROMAGNA“.

@damremoval/greenMe

Per il resto, c’è ancora tanto da fare…

Fonte: Regione Emilia Romagna, Dam Removal

Leggi anche:

A questi ritmi, presto non ci saranno più pesci in fiumi e laghi

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram