Per quasi 3 miliardi di anni i diamanti sono riusciti a custodire il "segreto" della vita sulla Terra. Lo studio
I diamanti sono davvero per sempre. Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori francesi ha rivelato che le antiche pietre preziose indicano che la vita sulla Terra sia arrivata almeno 2,7 miliardi di anni fa.
I ricercatori francesi hanno usato diamanti antichi come vere e proprie capsule del tempo, per esaminare le condizioni del mantello terrestre nel lontano passato. Hanno così scoperto che i gas volatili conservati al loro interno erano presenti in proporzioni simili a quelle che si trovano oggi nel mantello terrestre, tra il nucleo e la crosta terrestre. Ciò indica che negli ultimi miliardi di anni non vi è stato alcun cambiamento radicale nelle proporzioni di questi gas nell’atmosfera. Ipotesi al vaglio da tempo ma che ora trova nuove conferme.
Secondo la nuova ricerca del Centre de Recherches Pétrographiques et Géochimiques pubblicata su Contributions to Mineralogy and Petrology, una delle condizioni di base necessarie per sostenere la vita è apparsa subito dopo la formazione della terra, ed è rimasta costante da allora. I risultati sono stati presentati durante la conferenza di geochimica di Goldschmidt, in corso in questi giorni.
Le origini della vita, racchiuse nei diamanti
Idrogeno, azoto, neon e altre sostanze contenenti carbonio sono elementi chimici leggeri e composti, che possono essere facilmente vaporizzati a causa del calore o dei cambiamenti di pressione. Essi sono necessari per la vita, in particolare carbonio e azoto. Sulla Terra, esse vengono prodotte ed emesse dall’interno e vengono portate in superficie attraverso eventi come eruzioni vulcaniche. Sapere quando sono arrivati nell’atmosfera terrestre è la chiave per capire quando le condizioni del pianeta siano diventate adatte all’origine e allo sviluppo della vita.
Così, i ricercatori hanno studiato diamanti intrappolati in rocce di 2,7 miliardi di anni fa a Wawa, sul lago Superiore in Canada. Ciò significava che erano vecchi almeno quanto le rocce che li ospitavano, e probabilmente anche di più. I diamanti sono stati riscaldati fino a una temperatura di 2000°C per trasformarli in grafite, che ha poi rilasciato piccole quantità di gas misurabile. Il team ha infine misurato gli isotopi di elio, neon e argon, e ha scoperto che erano presenti in proporzioni simili a quelle trovate oggi nel mantello superiore. Ciò suggerisce che la distribuzione di elementi volatili essenziali tra il mantello e l’atmosfera è probabilmente rimasta stabile per tutta la maggior parte della vita terrestre.
Per quasi 3 miliardi di anni i diamanti sono riusciti a custodire il “segreto” della vita sulla Terra.
Fonti di riferimento: Centre de Recherches Pétrographiques et Géochimiques, Contributions to Mineralogy and Petrology
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