Il decreto legge prevede un concorso di idee per realizzare punti di attracco per le navi fuori dalle acque protette della laguna di Venezia.
È da oltre un decennio ormai che cittadini e associazioni chiedono che Venezia sia liberata dal “monoturismo” e dalle navi da crociera che più volte si sono rese protagoniste di pericolosi incidenti. Ora pare sia finalmente giunto il momento: nel decreto varato ieri sera si dà il via libera alla legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle Grandi Navi a Venezia dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla laguna.
Il decreto legge prevede anche un concorso di idee per realizzare punti di attracco per le navi fuori dalle acque protette della laguna di Venezia. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale dovrà lanciare un concorso di idee per l’elaborazione di proposte e progetti di fattibilità tecnica ed economica per realizzare e gestire punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna.
“Una decisione giusta e attesa da anni: il Cdm approva un decreto legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle Grandi Navi a Venezia dovrà essere fuori dalla laguna, come chiesto dall’Unesco“, ha commentato il ministro Dario Franceschini.
Una decisione giusta e attesa da anni: il Consiglio dei ministri approva un decreto legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle Grandi Navi a #Venezia dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla laguna, come chiesto dall’@UNESCO. pic.twitter.com/Gdv5PYZLKW
— Dario Franceschini (@dariofrance) March 31, 2021
L’obiettivo è di “contemperare lo svolgimento dell’attività crocieristica nel territorio di Venezia e della sua laguna con la salvaguardia dell’unicità e delle eccellenze del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale del territorio“.
I punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna dovrebbero essere utilizzati “dalle navi adibite al trasporto passeggeri di stazza lorda superiore a 40.000 tonnellate“, ma anche, si legge, “dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici“.
Mentre si penserà alla progettazione del nuovo porto esterno alla laguna (ci scommettiamo che i tempi non saranno brevi) resta l’indicazione già assunta dal Comitatone del 21 dicembre 2020: quando il traffico turistico potrà riprendere – dovranno essere dirottate sulle banchine industriali di Porto Marghera.
Le navi potranno percorrere il Canale dei Petroli, entrando dalla bocca di porto di Malamocco, proseguire per il canale Nord di Marghera e qui attraccare.
Fonti: Presidenza del Consiglio dei ministri
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