Nella riserva naturale di Wadi Gaza, nella martoriata Palestina, sta tornando a rifiorire la vita. Per decenni l'area, ricchissima di biodiversità, è stata deturpata, rischiando di sparire. Ma grazie ad un progetto di salvaguardia ambientale - avviato nel 2021 - l'oasi potrebbe tornare al suo antico splendore
L’espressione “Striscia di Gaza” evoca nella nostra mentre devastazione, pericolo e povertà. Eppure quest’area costiera mediorientale che si affaccia sul Mar Mediterraneo un tempo era nota per la sua straordinaria biodiversità e la sua ricca vegetazione. Non tutti sanno che qui è custodita la riserva naturale di Wadi Gaza, istituita dall’Autorità Palestinese nel 2000.
Da quando è iniziata l’occupazione da parte di Israele quello che un tempo era un paradiso si trasformato gradualmente in un inferno: le preziose zone umide, habitat per diversi uccelli – fra cui aironi, cicogne e gru – hanno cambiato volto, diventando sempre più desolate, aride e piene zeppe di immondizia.
🔰 بالصور|| *بلدية وادي غزة تواصل جهودها للحد من المكبات العشوائية*تواصل بلدية وادي غزة جهودها في ترحيل المكبات…
Posted by بلدية وادي غزة Municipality of Wadi Gaza on Wednesday, February 1, 2023
Negli anni ’70, Israele ha deviato a monte l’acqua piovana, riducendo di molto il flusso che raggiungeva la riserva di Wadi Gaza. Nelle vali i comuni limitrofi hanno iniziato a scaricare liquami grezzi e rifiuti. E l’odore è diventato insopportabile. Quelle acque incontaminate, ricche di fauna selvatica, sono state così avvelenate, mettendo a rischio la salute degli abitanti di Gaza.
L’acqua che raggiungeva il Mediterraneo era così pesantemente inquinata che nel 2017 il 73% delle spiagge di Gaza non erano più sicure per la balneazione.
Wadi Gaza è diventato un disastro ambientale – spiega ai microfoni di Euronews Yosor al-Atrash, consulente idrico e ambientale che ha studiato l’impatto devastante dell’inquinamento sulla fauna selvatica e sulla salute pubblica nella riserva. – È diventato pericoloso per la biodiversità, ma anche per le persone che vivono nell’area che hanno iniziato a soffrire di parassiti, infezioni e malattie.
Una nuova speranza per Wadi Gaza e i palestinesi
Nonostante decenni di grande devastazione e inquinamento selvaggio a Wadi Gaza, la natura continua a resistere nella riserva naturale. Pian piano le zone umide stanno rinascendo grazie a un importante progetto avviato nel 2021 dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).
📢📢 نظرا للاهتمام من قبل الشباب والشابات والرغبة بالمشاركة في حملة وادي غزة التي تهدف لخلق الوعي بفوائده وأهميته تجاه…
Posted by UNDP Palestinian on Tuesday, December 28, 2021
L’iniziativa si basa sulla messa in funzione di un impianto di trattamento delle acque reflue finanziato a livello internazionale, che ha consentito il deflusso di acqua più pulita nella valle. Il piano prevede l’eliminazione di 50.000 tonnellate di rifiuti e una serie di azioni per fermare lo scarico illegale nell’area in cui l’ecosisistema è tanto variegato quanto fragile. L’obiettivo è quello di dar vita a un’oasi ecologica e a un centro ricreativo per la popolazione di Gaza, mortariata dall’apartheid israeliano.
Ancora è presto per vedere importanti risultati, ma i primi segnali di rinascita delle zone umide sono già visibili. Queste zone – sempre più a rischio in tutto il mondo – sono fondamentali per il Pianeta: oltre a fornire acqua e a rappresentare un habitat per diverse specie animali e vegetali, sono in grado di contrastare i cambiamenti climatici, immagazzinano grandi quantità di carbonio.
Inoltre le zone umide, se ben salvaguardate, agiscono come strumento di protezione cruciale dal rischio alluvioni, a cui spesso vanno incontro gli abitanti della Striscia di Gaza, a causa della autorità israeliane che rilasciano l’acqua a valle durante le forti piogge.
🔰بالصور|| طواقم بلدية وادي غزة أثناء متابعة آثار المنخفض الجوي حيث تتم متابعة مصارف مياه الأمطار في شوارع البلدة وإزالة…
Posted by بلدية وادي غزة Municipality of Wadi Gaza on Monday, March 20, 2023
Per tutti questi motivi il progetto portato avanti UNDP è fonte di speranza. Da quando è partito la valle di Wadi Gaza è visibilmente più pulita, più rigogliosa e l’impianto di depurazione sta facendo la differenza per la popolazione, che finalmente sta tornando a respirare un po’ in mezzo a tanto sgomento e angoscia, a causa di un crudele sistema di oppressione da parte delle autorità israeliane.
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Fonte: UNDP
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