I volontari di Greenpeace hanno monitorato le temperature a Roma usando una termocamera a infrarossi, rivelando picchi superiori ai 50°C sulle superfici
Ve ne sarete accorti tutti, il caldo in questi giorni ha raggiunto un livello estremo in diverse zone del nostro Paese (e non solo). Le temperature hanno toccato picchi da record per questa stagione estiva anche nella Capitale dove una telecamera ad infrarossi dal Colosseo a San Pietro, fino alla Stazione Termini, ha monitorato una situazione davvero preoccupante.
Le rilevazioni, infatti, non lasciano spazio a dubbi: il termometro ha segnato oltre i 50 gradi Celsius in diverse zone della città.
Le immagini mostrano chiaramente come Roma sia diventata un concentrato di calore. Il cemento, le pietre, ogni superficie riflette e trattiene il sole, aumentando il riscaldamento locale e contribuendo al fenomeno di isola di calore urbana. Questo non è solo un problema meteorologico passeggero, ma un segnale inequivocabile dei cambiamenti climatici in atto.
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Infatti, secondo le analisi del Climate Shift Index, elaborato dagli esperti del Climate Central, queste temperature estreme non sarebbero state raggiunte senza l’influenza diretta delle attività umane, tra cui lo sfruttamento smodato delle fonti fossili.
Migliaia di cittadini e turisti che in queste ore si trovano a Roma (ma anche in altre zone d’Italia) sono sottoposti a condizioni climatiche estreme, molto pericolose per la loro salute, come ricorda Greenpeace.
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Fonte: Greenpeace
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