Dakota Pipeline: la mandria di bufali si unisce alle proteste dei Sioux (VIDEO)

Una mandria di bufali si è unita alla manifestazione di protesta organizzata dai Sioux per fermare la costruzione della Dakota Pipeline, un oleodotto per il trasporto del petrolio che rischia di deturpare l’ambiente e le terre ancestrali dei Nativi Americani.

Una mandria di bufali si è unita alla manifestazione di protesta organizzata dai Sioux per fermare la costruzione della , un oleodotto per il trasporto del petrolio che rischia di deturpare l’ambiente e le terre ancestrali dei Nativi Americani.

L’80% della Dakota Pipeline è stato ormai costruito ma questo ultimo tratto è il più controverso perché porta con sé pericoli per l’ambiente, per gli ecosistemi e per la popolazione locale, soprattutto per via della vicinanza a risorse idriche molto importanti.

Sembra quasi che anche i bufali abbiano iniziato ad avvertire i possibili cambiamenti imminenti per il loro ambiente, ed eccoli allora mentre si accingono a seguire la popolazione locale durante un corteo di protesta.

Il terreno su cui è stata pianificata la costruzione della Dakota Pipeline è considerato sacro dai Sioux. Le loro terre sono già state sfruttate a lungo e i loro diritti sono stati violati sempre più spesso, tra land grabbing e violenze.

Leggi anche: DAKOTA PIPELINE: I SIOUX COMBATTONO PER LE TERRE ANCESTRALI E I POPOLI INDIGENI (VIDEO)

bufali proteste
bufali dakota 2
bufali dakota 1
dakota 1
dakota 2

La Dakota Pipeline potrebbe influire negativamente sui fiumi Mississippi e Missouri, che rappresentano una fonte d’acqua per 17 milioni di persone.

I bufali selvatici, che sono ormai considerati a rischio di estinzione, sono apparsi all’improvviso in gruppo durante una manifestazione. Il loro arrivo è stato accolto con molto entusiasmo, anche perché è sempre più raro vedere i bufali muoversi in branco dato che la loro popolazione è in calo.

Leggi anche: LEONARDO DICAPRIO AL FIANCO DEI SIOUX PER FERMARE L’OLEODOTTO (PETIZIONE)

A testimoniare l’accaduto è stato girato un video che porta la data dello scorso 29 ottobre.

L’arrivo casuale dei bufali ha contribuito alla diffusione delle notizie relative alle proteste e, speriamo, anche ad una maggiore sensibilizzazione per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente.

Se la costruzione della Dakota Pipeline verrà portata a termine, si dovrà pensare prima di tutto a garantire la massima sicurezza per gli ecosistemi, gli animali e la popolazione locale.

Marta Albè

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram