Mai prima la concentrazione di CO2 ha raggiunto livelli così alti: bisogna tornare a 5 milioni di anni fa per osservare picchi tanto alti
Mai prima, nella storia dell’uomo sulla Terra, la concentrazione di diossido di carbonio ha raggiunto livelli così alti: bisogna tornare indietro a quasi cinque milioni di anni fa per osservare picchi tanto elevati – che ci apprestiamo a raggiungere anche noi con i nostri comportamenti scriteriati.
I livelli di anidride carbonica presenti nell’aria hanno battuto ogni record – di nuovo. Gli scienziati utilizzano il mese di maggio per comparare di anno in anno le fluttuazioni nei livelli di CO2 presenti nella nostra atmosfera, e lo scorso maggio il diossido di carbonio ha raggiunto una media di 429 particelle per milione (secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration). Ma non è questa la notizia peggiore: ciò che preoccupa gli esperti è che un livello così alto non è mai stato raggiunto prima da quando l’uomo è comparso sulla Terra. Dobbiamo infatti risalire al Pliocene (4,1-4,5 milioni di anni fa) per vedere una simile concentrazione.
Purtroppo, il trend intrapreso dall’umanità è in salita e nulla sembra essere in grado di arrestarlo – neanche l’anno di pandemia appena trascorso, che ha bloccato il traffico delle auto e buona parte della produzione industriale in diverse aree del pianeta. La principale causa di questo aumento risiede nell’uso smisurato dei combustibili fossili, e gli ultimi dati raccolti testimoniano che i ari governi non stanno facendo abbastanza per limitare le emissioni. Non sono solo i livelli di CO2 raggiunti che preoccupano, ma anche il ritmo vertiginoso con il quale tali valori aumentano: nel 2013, il mondo ha superato un primo traguardo storico con 400 particelle di CO2 nell’atmosfera per milione; da allora, ci sono voluti sono otto anni per raggiungere le 420 particelle – e ora siamo già a 429.
Le speranze che la pandemia avrebbe rallentato questa corsa si sono vanificare. Se in un primo momento ciò è stato vero – nella prima parte dell’anno le emissioni di gas serra sono effettivamente diminuite, alla fine del 2020 è come se nulla fosse cambiato: le emissioni registrate negli ultimi mesi dell’anno erano già più altre di quelle registrate negli stessi mesi degli anni scorsi. Il 2020, inoltre, ha rappresentato il quinto anniversario degli Accordi di Parigi sul Clima – il piano internazionale con cui le varie nazioni del mondo si impegnano a ridurre le proprie emissioni di gas serra e a mantenere il riscaldamento del pianeta nel margine di 2°C al di sopra dei livelli preindustriali. Un obiettivo piuttosto ambizioso, se consideriamo che la temperatura globale è già aumentata di 1°C.
Fonte: NOAA
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