Pubblicato il rapporto che descrive la situazione del clima e dei consumi in Italia nell'anno della pandemia
Pubblicato il rapporto dell’associazione Climate for Italy che descrive, fra segnali incoraggianti e campanelli d’allarme preoccupanti, la situazione del clima e dei consumi in Italia nell’anno della pandemia.
L’associazione Climate for Italy ha appena diffuso il rapporto “10 Trend chiave sul clima 2020: cosa è accaduto in Italia dall’inizio della pandemia“, fornendo una rappresentazione sintetica in dieci punti di alcune tendenze rilevanti in materia di clima ed energia. Se da una parte sono diminuite le emissioni di gas serra a causa della grave recessione dovuta alla pandemia, dall’altra la temperatura media nel nostro paese è aumentata di quasi 2,4°C – molto più della media mondiale di 1°C. Sul fronte delle fonti energetiche si è assistita alla drastica riduzione dell’uso del carbone, ma lo sviluppo delle energie rinnovabili è ancora in stallo.
Ma vediamo nel dettaglio i punti del report:
- Pandemia – Nello scorso anno, l’Italia è stata uno dei paesi maggiormente colpiti dal Covid-19, con il più alto numero di decessi mai registrato nel nostro paese dal secondo dopoguerra. Le misure restrittive di contrasto alla pandemia hanno condotto l’Italia nella più grave recessione economica degli ultimi 75 anni è il PIL ha fatto registrare il crollo più importante degli ultimi 30 anni (anche se già nell’estate del 2020 era ritornato a livelli pre-pandemia).
- Emissioni – Nel 2020 sempre a causa della recessione dovuta alla pandemia si sono registrate il 27% in meno di emissioni di gas serra rispetto al 1990. Potrebbe essere un dato confortante, se non fosse che siamo ancora lontani dal 55% di emissioni di gas serra in meno da raggiungere entro il 2030 per soddisfare gli accordi sul clima all’interno dell’Unione Europea, in vista del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
- Consumi – Nello scorso anno sono calati i consumi di energia elettrica rispetto all’anno precedente. Resta Tuttavia troppo alto il consumo di combustibili per il trasporto privato e l’uso del carbone come fonte di energia elettrica.
- Rinnovabili – L’uso delle fonti rinnovabili nel nostro paese non cresce da quasi un decennio, e addirittura nello scorso anno il consumo di energia green è diminuito passando da 21,9 21,5 tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Nel 2020 in Italia il consumo finale lordo coperto dalle fonti rinnovabili è stato del 20%, circa la metà di quello che secondo la Commissione Europea dovremmo arrivare a coprire entro il 2030.
- Spostamenti – Buone notizie arrivano invece dal fronte dei trasporti: Con la diffusione dello smart working dovuto alla pandemia si è assistito a un calo nell’uso dei combustibili fossili per il trasporto, con un 20% di spostamenti privati in meno registrati rispetto al 2019.
- Automobili – Le vendite di automobili a benzina o GPL in Italia sono diminuite del 28%, mentre si è assistito ad un vero e proprio boom nella vendita di auto ibride ed elettriche: Le prime sono raddoppiate le seconde addirittura triplicate. Immatricolazioni hanno permesso di diminuire le emissioni specifiche al immatricolato di anidride carbonica nell’atmosfera.
- Energia – Se nella prima parte del 2020 si era registrato un complessivo crollo dei consumi energetici dovuto principalmente alle restrizioni per la pandemia, nella seconda parte dell’anno i consumi sono tornati molto vicini ai livelli pre-pandemici.
- Crisi climatica – Malgrado la riduzione delle emissioni di gas serra, nel 2020 la crisi climatica globale non si è arrestata e in questo contesto l’Italia registra un primato negativo con la temperatura media che aumenta molto più velocemente della media mondiale e quasi 1300 eventi metereologici estremi connessi al cambiamento climatico (dal 2008 tali eventi estremi si sono moltiplicati 8 volte).
QUI è possibile leggere il report completo.
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