Crisi climatica anche a Natale: pochissima neve e zero termico solo oltre i 3500 metri

Ci si avvicina al Natale con una situazione climatica insolita (a cui però ormai siamo tristemente abituati) con poca neve in alta montagna e temperature primaverili sulle Alpi. Una situazione che ci ricorda ancora una volta l'urgenza di affrontare i cambiamenti climatici

In montagna c’è un’atmosfera inusuale per essere alle porte del Natale. Immagini e video mostano prati con poche zone di neve dove sciare mentre le temperature sono record anche ad alta quota.

Ci troviamo di fronte a scene quasi primaverili, è il risultato di una crisi climatica che sta colpendo le Alpi (e non solo), portando con sé temperature anomale e inversioni termiche.

Lo “zero termico” (ovvero l’altitudine alla quale la temperatura dell’aria è di 0 gradi Celsius) si è spinto oltre i 3.500 metri di altitudine e la mancanza di precipitazioni ha contribuito all’incremento delle temperature.

A parla di questa situazione è anche Roberto Barbiero, fisico, climatologo e coordinatore del Tavolo provinciale di coordinamento e di azione sui cambiamenti climatici della Provincia di Trento.

In un post recente, Barbiero ha notato che a Cima Presena, a 3.000 metri di altitudine, le temperature non sono scese sotto lo zero per due giorni consecutivi a dicembre, una situazione assolutamente insolita.

Giacomo Poletti, ingegnere ambientale e membro di Meteo Trentino Alto Adige, ha previsto un cambiamento nel vento da nord, segnalando l’assenza di freddo vero o molta neve a breve termine.

Le prospettive per i prossimi giorni non sembrano portare cambiamenti drastici. Oggi si è verificato un calo delle temperature in montagna e domani ci saranno nubi medio/alte e temperature più fredde in quota, con lo “zero termico” a 1.800 metri di altitudine. Venerdì 22 dicembre, il cielo sarà coperto e ventoso, con nevicate in Austria e sul confine italiano, mentre in Trentino si prevedono solo sporadici fiocchi  in alcune valli.

La situazione si riflette in modo allarmante più in generale nelle zone di montagna, con massime superiori di 10 gradi a 1.500 metri di altitudine. In alcune località sembra davvero di essere in primavera.

Guardate le immagini delle piste da sci nel seguente video!

Quello che si sta verificando in queste giornate, richiama ancora una volta l’attenzione sull’urgenza di affrontare e mitigare i cambiamenti climatici, un imperativo che deve guidare azioni concrete per preservare l’ambiente e il nostro futuro.

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Fonte: Roberto Barbiero Facebook

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