Cos’è la storia del gatto contaminato che sta mettendo in allarme un’intera città giapponese

Un gatto è caduto in un serbatoio di prodotti chimici in una fabbrica di placcatura a Fukuyama e poi si è allontanato. Ora tutti i residenti di Fukuyama sono stati messi in allerta

Non toccate quel gatto!”. È allarme che si sta diffondendo in queste ore a Fukuyama, città nel Giappone occidentale, dove i residenti sono stati intimati a stare assolutamente lontani da un gatto. Il motivo? Il povero felino sarebbe caduto in un serbatoio pieno di sostanze chimiche velenose.

Si tratterebbe, infatti, di un contenitore pieno zeppo di cromo esavalente, che – sappiamo – può causare eruzioni cutanee, irritazioni o danni agli occhi e alla pelle e cancro ai polmoni se viene inalato. Ma come ci si è accorti di questo gatto contaminato?

Leggi anche: Sversa cromo esavalente nel tombino della sua azienda in provincia di Brescia. Imprenditore denunciato rischia 2 anni di carcere

Un dipendente della fabbrica di Nomura Platin, che si occupa di placcature metalliche, avrebbe trovato strane impronte gialle e marroni sul pavimento. Ha quindi seguito la scia a ritroso scoprendo che portava a un serbatoio profondo tre metri di cromo esavalente.

gatto cromo giappone

©AFP/Getty Images

Abbiamo immediatamente allertato la polizia, la città di Fukuyama e chi abita vicino alla nostra fabbrica, ha detto un portavoce della Nomura Plating Fukuyama.

Il cromo esavalente, cromo VI, è una sostanza classificata come cancerogena e considerata uno dei più importanti e pericolosi inquinanti ambientali. Ma sui social in molti empatizzato col povero gatto, mostrandosi preoccupati per la sua salute.

Coperto di liquido appiccicoso – dicono – probabilmente sta cercando di pulirsi leccando la sostanza tossica e diventando sempre più malato.

E, in tutto questo, che ci faceva lì un micio?

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram