La Cop28 ha presentato una nuova bozza di accordo senza includere il termine “phase-out” ovvero "uscita graduale" (dai combustibili fossili), deludendo le aspettative generali. Nonostante la proposta miri a ridurre la produzione e il consumo di fonti fossili entro il 2050, si poteva e doveva fare di più
È stata da poco diffusa dalla presidenza della Cop28 una nuova bozza di accordo che si è ridotta da 27 a 21 pagine, ma questo non sarebbe un problema se non fosse che è stato completamente eliminato il termine “phase-out” di cui tanto si discuteva (ne abbiamo parlato anche noi in un precedente articolo).
La nuova bozza sostanzialmente punta ad una riduzione della produzione e del consumo di combustibili fossili entro il 2050, in linea con i pareri scientifici e con l’obiettivo di mantere sotto 1,5 gradi l’aumento della temperatura media globale.
Si astiene però dall’utilizzare il termine “eliminazione graduale” (ma in tempi ragionevoli), “phase-out” appunto, evitando così un linguaggio che avrebbe potuto provocare resistenze da parte di alcuni Paesi.
“The COP28 Presidency has been clear from the beginning about our ambitions. This text reflects those ambitions and is a huge step forward. Now it is in the hands of the Parties, who we trust to do what is best for humanity and the planet.”
– COP28… pic.twitter.com/Msy2CTf3yF
— COP28 UAE (@COP28_UAE) December 11, 2023
La decisione è stata accolta con una certa delusione, poiché sembra rendere ancora più difficile una presa di posizione netta contro i combustibili fossili, che è quello che si aspettavano tutti coloro che hanno a cuore il benessere del Pianeta.
Il Guardian fa sapere che la presidenza ha resistito alle forti pressioni di alcuni Paesi che cercavano di indebolire il risultato. Si è scelto dunque un compromesso che sembra aver soddisfatto la maggioranza dei partecipanti.
Il documento invita ora i Governi a esaminare attentamente il testo, con due incontri chiave previsti per questa sera. La discussione sul testo sarà cruciale per determinare la sua efficacia e attuazione.
Nonostante l’assenza di specifiche riguardanti l’eliminazione o l’eliminazione graduale, il testo affronta direttamente la produzione di combustibili fossili, concentrando l’attenzione su di essa anziché sulle emissioni, un punto ritenuto cruciale per i Paesi interessati all’utilizzo della cattura e dello stoccaggio del carbonio come strategia di mitigazione.
Il panorama internazionale reagirà ora a questa nuova bozza. Resta da vedere come i Governi si muoveranno nei prossimi giorni e quali ulteriori sviluppi emergeranno durante le fasi cruciali di discussione del testo proposto.
La speranza di drastici cambiamenti in tempi più rapidi, però, sembra essere sfumata.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: The Guardian
Leggi anche: