Lo scioglimento dei ghiacciai ha conseguenze importanti dal punto di vista ambientale, ma non solo. La perdita di ghiaccio sulle Alpi ha infatti spostato il confine tra Italia e Svizzera
Il confine itali-svizzero non è fisso e tende a spostarsi a causa del continuo e inesorabile scioglimento dei ghiacciai alpini.
Si tratta di un problema noto da tempo, tanto che già nel 2008 Italia e Svizzera hanno stabilito un accordo inserendo la definizione di “confine mobile”
Tra il nostro Paese e la Svizzera, infatti, il confine è determinato soprattutto dalle linee spartiacque. Dei quasi 600 chilometri di queste linee di drenaggio, il 40% circa percorre ghiacciai e distese innevate. Di fatto, il confine tra i due Paesi è stabilito dalla natura e dalla sua evoluzione.
Il riscaldamento globale e l’aumento delle temperature causano la perdita di ghiaccio e, di conseguenza, la linea di demarcazione tra le due nazioni si sposta.
Normalmente questo non rappresenta un problema, poiché i confini mobili si trovano molto spesso in aree remote, ma in questo caso lo spostamento del confine sta generando un conflitto.
Proprio lungo le linee spartiacque, infatti, sorge un rifugio costruito nel 1984. Si tratta del rifugio “Guide del Cervino” che, all’epoca dell’inaugurazione, si trovava in Val d’Aosta, separato dal territorio Svizzero dal ghiacciaio ghiacciaio Theodul.
In quell’area però il livello del ghiacciaio si è notevolmente abbassato e la linea spartiacque si è spostata di diversi metri. Di conseguenza, ora il rifugio si trova per oltre la metà in Svizzera.
La stessa cosa è accaduta con la seggiovia Furggsattel inizialmente posta sul territorio italiano e ora “traslocata” in Svizzera.
In questo caso quindi lo scioglimento del ghiacciaio non ha determinato solo un grande impatto ambientale, ma ha avuto anche ripercussioni economiche.
Da diversi anni Italia e Svizzera non riescono a trovare un accordo sul da farsi, ma una decisione definitiva dovrebbe arrivare entro il prossimo anno, dopo svariati rinvii.
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Fonti di riferimento: France24/Swissinfo
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