Clini annuncia che entro marzo sarà pronto il nuovo piano per l riduzione delle emissioni basato sull'efficienza energetica e su nuovi investimenti nel settore delle tecnologie
Emissioni Co2, Clini annuncia che il piano di riduzione è quasi pronto e sarà presentato al Cipe entro il 5 marzo prossimo. Lo ha detto ieri, intervenendo nel corso del convegno “Il Patto dei Sindaci dopo Durban: la lotta al cambiamento climatico tra accordi globali e azione locale”, organizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Secondo quanto sostiene il Ministro dell’Ambiente, il nuovo piano che consentirà l’abbattimento delle emissioni inquinanti ormai è pronto ed avrà l’obiettivo di “promuovere la crescita con il disaccoppiamento tra consumi ed emissioni“.
Due sono le soluzioni prospettate da Clini e ruotano attorno alla riduzione dei consumi e all’aumento dell’efficienza energetica. Occorre in primo luogo “applicare misure depressive dell’economia con una riduzione dei consumi al sistema attuale“. Successivamente, sarà necessario “rafforzare la generazione di distribuzione ad alta efficienza incardinata su sistemi urbani e legata alle smart grid per la generazione locale e che si sposa con gli investimenti sulla mobilità sostenibile“.
In particolare, il Fondo Rotativo del protocollo di Kyoto, prevede un meccanismo messo a punto con la Cassa Depositi e Prestiti volto a favorire lo sviluppo tecnologico attraverso “finanziamenti a tasso agevolato dello 0,5% per investimenti della piccola e media impresa ma anche di enti pubblici e privati per nuove tecnologie finalizzate al contenimento delle emissioni“. E da marzo, a tal fine secondo Clini, saranno a disposizione 600 milioni di euro.
Nel corso dell’incontro, Clini ha parlato anche di “micro-trigenerazione, elettricità calore e fresco, rivolta alle Università, ospedali, condomini o piccole industrie“, a tutto vantaggio dell’efficienza energetica. Nuovi incentivi in arrivo, dunque? Il Ministro dell’ambiente punta all’innovazione e all’introduzione di soluzioni incentivate, come a trigenerazione ad alta efficienza. “Con questi meccanismi si aumenta l‘efficienza energetica e si sbloccano risorse che possono essere impiegate per compiere ulteriori passi migliorativi” ha concluso.
“Si tratta di un meccanismo virtuoso che mette a disposizione liquidità. Apriamo cioé un canale di credito e questo genera un effetto in termini di risposta”.
E noi attendiamo con ansia.
Francesca Mancuso