Youth 4 climate: le 4 sfide su cui si confronteranno 400 ragazzi di tutto il mondo alla Cop26

Al via domani la conferenza che coinvolge 400 giovani chiamati a fare proposte concrete per salvare il Pianeta dalla crisi climatica

Al via domani la conferenza che coinvolge 400 giovani provenienti da tutto il mondo, chiamati a fare proposte concrete per salvare il Pianeta dalla crisi climatica

A fine agosto scorso si è conclusa la selezione dei 400 giovani di età compresa fra i 15 e i 19 anni, che parteciperanno a Youth4Climate: Driving Ambition – il primo evento di lotta ai cambiamenti climatici che si svolgerà a Milano dal 28 al 30 settembre 2021. Tre giorni di dibattiti e workshop in vista della 26° Conferenza delle Parti, in cui i giovani attivisti partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi direttamente con i rappresentati dei governi presenti. I risultati dell’incontro saranno portati alla COP26 che si terrà a Glasgow a novembre e saranno condivisi anche nelle altre riunioni delle Nazioni Unite dedicate allo sviluppo sostenibile.

La selezione dei giovani ha cercato di mantenere la parità di genere e di provenienza geografica (i ragazzi rappresentano 186 paesi dei mondo, fra cui anche paesi poco rappresentati come Andorra, Brunei, Isole Cook, Eritrea, Gabon, Nauru, San Marino, Slovenia e Tuvalu), e ha premiato al contempo l’attivismo dei ragazzi sui temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. I ragazzi sono stati selezionati grazie ad un questionario volto a far emergere le loro capacità di pensiero strategico e di leadership, e la loro motivazione nella causa ambientale.

(Leggi anche: Youth4Climate: la 20enne messicana selezionata dalle Nazioni Unite per il suo progetto sul ruolo delle donne nella lotta alla crisi climatica)

Quattro sono i grandi temi che verranno trattati nelle tre giornate milanesi, per i quali i giovani sono chiamati a fare proposte concrete:

  1. Youth Driving ambition: favorire la partecipazione dei giovani nei processi decisionali per mettere in atto azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi;
  2. Sustainable recovery: coniugare la ripresa economica dopo la pandemia con l’attuazione degli obiettivi dall’Accordo di Parigi (in questa sezione saranno approfonditi temi quali transizione energetica e green jobs, turismo sostenibile);
  3. Non-state actors’ engagement: analizzare il ruolo degli attori non-governativi nella lotta al cambiamento climatico e nei settori che hanno un impatto nella vita quotidiana dei giovani;
  4. Climate conscious society: costruire una società più consapevole delle sfide climatiche, attraverso l’educazione ambientale, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, l’importanza delle popolazioni indigene.

I primi due giorni della convention saranno dedicati allo sviluppo di una dichiarazione, mentre nell’ultimo i giovani avranno la possibilità di discutere i temi ambientali con i ministri presenti. Il documento finale conterrà proposte e raccomandazioni sui temi da discutere con i rappresentanti dei governi che si riuniranno nei tre giorni seguenti (in occasione della PreCop) e a Glasgow il prossimo novembre. L’evento è stato organizzato dal nostro Ministero della Transizione Ecologica, che si è occupato della selezione dei ragazzi e che ha provveduto a sostenere le spese di viaggio e alloggio dei partecipanti selezionati.

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Fonti: Ministero della Transizione Ecologica / UK Cop26

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