Il violento tifone Khanun flagella il Giappone: oltre 600mila persone sfollate e 200mila famiglie rimaste senza elettricità

Un potente tifone sta mettendo in ginocchio il Giappone nel pieno della stagione turistica estiva. Decine di migliaia le persone rimaste senza luce e costrette ad abbandonare le loro case nella prefettura di Okinawa

Cresce la tensione in Giappone, nella morsa di Khanun, il violento tifone che nelle scorse ore si è avvicinato all’arcipelago di Okinawa, uccidendo già una persona. Ad avere la peggio un uomo di 90 anni che si trovava nel suo garage, quando la porta è crollata schiacciandolo.

La Japan Meteorological Agency (JMA) ha registato venti a una velocità di 180 chilometri orari, con raffiche di quasi 220 chilometri orari in certe zone di Okinawa.

Lo spaventoso ciclone tropicale, che si dirige verso le isole sud-occidentali del Paese asiatico, sta provocando ingenti danni agli edifici e alla popolazione, come si vede dalle drammatiche immagini che circolano sul web.

 

I forti venti hanno causato numerosi blackout: ben 200mila abitazioni (praticamente il 34% di tutte le case della prefettura) si sono ritrovate senza corrente elettrica, mentre il governo di Okinawa ha ordinato l’evacuazione a oltre 600mila residenti.

Soltanto nelle ultime 24 ore in molte località sono caduti dai 175 a 220 millimetri di pioggia. A Naha, nella capitale della prefettura, l’aeroporto è stato completamente chiuso per due giorni consecutive.Nel pieno della stagione turistica estiva, più di 400 voli sono stati cancellati e i disagi hanno interessato ben 65.000 passeggeri.

Nel frattempo, la vicina Cina sta facendo i conti con pesantissime inondazioni, causate dalle precipitazioni più intense degli ultimi 140 anni.

In sole 40 ore la capitale Pechino ha visto cadere l’equivalente della pioggia che si registra nell’arco di un intero mese di luglio. Finora i morti accertati sono una decina, mentre il bilancio dei dispersi è di circa 20 persone.

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Fonti: JMA/The Asahi Shimbun 

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