“Oggi, come studenti e studentesse di fisica, abbiamo deciso di mobilitarci insieme unendoci alla campagna “End Fossil: Occupy!”. Così anche le studentesse e gli studenti della Sapienza occupano la facoltà di Fisica
Dopo il Polo Carmignani dell’Università di Pisa, dove l’occupazione è durata fino al 19 novembre, e dopo l’occupazione di Scienze Politiche a inizio novembre, ora è la volta della facoltà di Fisica della Sapienza di Roma.
Anche qui, gli studenti e le studentesse hanno voluto rispondere – a pochi giorni dall’inizio della COP28 di Dubai – alla chiamata di “End Fossil: Occupy!”, la campagna internazionale per la fine della dipendenza dai combustibili fossili e ha già coinvolto molte scuole e università in 12 Paesi europei tra novembre 2022 e maggio 2023.
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Il motivo è uno solo: La Sapienza intrattiene relazioni attive con ENI – scrivono – Leonardo, SNAM, Thales, oltre che con enti come la NATO, sotto forma di accordi quadro, collaborazioni di ricerca, master e sponsorizzazioni, oltre che continue passerelle pubblicitarie durante le giornate di reclutamento. Il Dipartimento di Fisica è in prima linea rispetto a queste collaborazioni, soprattutto con la filiera della guerra e con le università israeliane, primo sponsor dell’apartheid in Palestina.
Le temperature estreme, la siccità, sempre più frequenti eventi meteorologici disastrosi sono accompagnati dalla certezza che sarà sempre peggio. Nel frattempo l’acuirsi di conflitti determina un’escalation bellica che non sembra volersi fermare.
Le richieste degli attivisti per un’Università libera dalle fossili
Per questo richiediamo con forza l’interruzione di tutte le collaborazioni con ENI, Leonardo, SNAM, Thales e con le università israeliane protagoniste dell’apartheid in Palestina, e un vero sostegno alla ricerca di base che sottragga ogni appiglio all’ingresso di questi soggetti nell’università. In particolare chiediamo un confronto diretto con la Rettrice sui seguenti punti:
– l’espressione politica della Sapienza sulle responsabilità ecologiche e sociali di queste aziende
– la revoca immediata dell’accordo quadro tra Sapienza e Leonardo
– le dimissioni della Rettrice dal Comitato Tecnico-Scientifico della Fondazione MedOr (fondazione Leonardo per la promozione dei collegamenti con il mondo della formazione) presieduta da Minniti
– l’accessibilità incondizionata ai dati frutto di ricerche in partenariato pubblico-privato: contro la logica del profitto nella ricerca, per la diffusione libera della conoscenza.
Le occupazioni di novembre
Quello di “End Fossil: Occupy!” è la campagna con cui, a partire da novembre, gli studenti di tutto il mondo occupano scuole, università e istituzioni nazionali per porre fine all’era dei combustibili fossili.
Chiediamo a tutta la società di unirsi ai giovani per distruggere, bloccare, interrompere e/o sabotare l’economia fossile nelle strade, nelle piazze, negli uffici, nelle sedi centrali e nelle infrastrutture.
Un movimento, dunque, con studentesse e studenti chiedono di fare la loro parte e costruire alleanze per il clima e la giustizia sociale in modo che insieme tentino di mobilitare le istituzioni per intraprendere azioni e porre fine all’economia fossile.
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