I periodi sempre più ricorrenti di siccità e gli eventi metereologici estremi, come le inondazioni, hanno un responsabile ben preciso: ovvero l'uomo. A dimostrarlo è un nuovo studio, che spiega le conseguenze delle emissioni di gas serra sul clima
La desertificazione sta aumentando ritmi inquietanti nel bacino del Mediterraneo (quella che ha investito Po e i nostri laghi negli ultimi mesi ne è un esempio lampante), mentre crescono gli eventi metereologici estremi. Dietro questa tendenza, che preoccupa gli scienziati (e dovrebbe allarmare tutti noi), c’è un responsabile ben preciso: l’uomo.
Ebbene sì, un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Climate, mette nero su bianco le responsabilità delle attività umane su quest’andamento climatico. A confermarlo sono stati i ricercatori del Met Office (il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito), che hanno dimostrato che le emissioni di gas serra stanno provocando siccità in Europa e piogge più sporadiche ma estreme in gran parte d’Europa.
Sempre più ricorrenti i periodi di siccità e gli eventi metereologici estremi
Quando la nostra atmosfera si riscalda a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo può trattenere più umidità. – spiega il team di esperti – Per ogni 1°C di riscaldamento, l’atmosfera può trattenere tra il 6 e il 7% in più di umidità. Ciò ha un impatto significativo sui modelli di pioggia in tutto il mondo.
Le osservazioni, effettuate dall’inizio del 21esimo secolo, mostrano che c0è stato un aumento di precipitazioni stagionali nell’Europa settentrionale, mentre nelle aree meridionali sono andate a diminuire.
Questo andamento è più forte e ricorrente nel periodo invernale, mentre diventa più debole in estate, quando anche l’Europa orientale e occidentale sperimentano periodi siccità. Nella mappa realizzata dagli scienziati del Met Offici sono ben visibili le zone del Vecchio Continente interessate da siccità (colorate di rosso) e quelle colpite da un aumento delle precipitazioni nel corso delle varie stagioni, dall’inizio del 1901 al 2018:
Per portare avanti lo studio e scoprire l’impatto delle emissioni di gas serra sul clima, gli scienziati del Met Office hanno utilizzato una nuova generazione di modelli climatici CMIP6 e la cosiddetta metodologia delle “impronte digitali”.
Per la prima volta siamo stati in grado di isolare l’impronta digitale del cambiamento climatico indotto dall’uomo come principale influenza sul cambiamento dei modelli di pioggia in tutta Europa in inverno. – spiega il dottor Nikos Christidis del servizio meteorologico nazionale del Regno Unito – Con questa chiara identificazione del ruolo dei gas serra, tale studio fornisce ulteriori prove del fatto che i cambiamenti nei nostri modelli di precipitazioni in Europa continueranno mentre la nostra atmosfera si riscalda”.
L’interessante ricerca suggerisce anche che gli eventi estremi saranno più ricorrenti in futuro, se non si farà nulla per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Il rischio di periodi prolungati di siccità e di inondazioni diventerà sempre più preoccupante.
La nostra ricerca fornisce ulteriori prove che il cambiamento climatico sta già influenzando il clima che sperimentiamo sulla terra e in modi che le persone potrebbero non aspettarsi. – conclude il professor Peter Stott, co-autore dello studio – Mentre alcune parti dell’Europa stanno diventando più umide e aumenta il rischio di inondazioni, altre stanno diventando più secche e sono più esposte a siccità. Questo tipo di studio è fondamentale per fornire una base scientifica a cittadini, organizzazioni e decisori per prepararsi ai futuri cambiamenti del nostro clima.
Questa ricerca è soltanto l’ennesima conferma dei gravi danni che l’uomo sta causando al Pianeta. A lanciare l’allarme di recente era stato il report dell’ONU, da cui è emerso che la siccità è aumentata del 29% dal 2000 ad oggi e che attualmente sulla Terra vi sono 2,3 miliardi di persone che affrontano l’emergenza acqua e lo stress idrico. E la situazione è destinata a peggiorare. Entro meno di 30 anni, infatti, si prevede che il 75% del mondo farà i conti con la desertificazione.
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Fonti: Met Office/Journal of Climate
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