Rifugiati climatici: Panama si prepara ad evacuare la sua prima isola (a causa dell’innalzamento del livello dei mari)

Circa 300 famiglie dell’etnia Guna sono state costrette a lasciare Gardi Sugdub, una piccola isola al largo di Panama: “Il mare sta mangiando la terra sotto le nostre case”. Un destino che per l’Associated Press sarebbe simile a quello che incombe su zone costiere del Messico, della Nuova Zelanda e anche dell’Italia

A poco a poco hanno preso le loro cose e sono andati via, ad abitare case nuove di zecca che non hanno nulla di vissuto. Da una piccola isola al largo della costa caraibica di Panama, circa 300 famiglie sono costrette a prepararsi a un cambiamento drammatico: generazioni di Guna, popolazione indigena cresciuta a Gardi Sugdub e una vita dedicata al mare e al turismo, dovranno spostarsi sulla terraferma.

Il motivo? Il mare non dà scampo, si alza sempre di più e prima o poi inonderà tutto. Un po’ quello che potrà accadere, dicono dall’AP, anche dalle nostre parti. E saremo tutti “rifugiati climatici”.

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Ma non finisce certo qui: la popolazione di Gardi Sugdub è solo la prima delle 63 comunità lungo le coste caraibiche e del Pacifico di Panama che funzionari governativi e scienziati si aspettano saranno costretti a trasferirsi a causa dell’innalzamento del livello del mare nei prossimi decenni.

Lo scorso anno, anche i residenti di una piccola comunità costiera del Messico si sono trasferiti nell’entroterra dopo che le tempeste hanno continuato a portare letteralmente via le loro case. Una cosa simile che accadrà con molta probabilità anche nella città lagunare italiana di Venezia e in alcune comunità costiere della Nuova Zelanda, dice chiaro e tondo Associated Press.

Per ora, a Panama, il progetto di ricollocazione vedrà le persone trasferite in un nuovo sito costituito da case di cemento situate su una griglia di strade asfaltate. Sono solo otto minuti di barca dall’idilliaca isola alla terraferma, ma per alcuni di coloro che si trasferiscono, è come se si stessero lasciando dietro di sé gran parte della loro vita.

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