Nuovo triste record per il nostro clima: novembre 2022 è stato il quinto più caldo in assoluto per il continente europeo. E anche la situazione relativa all'estensione del ghiaccio marino artico e antartico è altamente preoccupante
Si sta per concludere un autunno da dimenticare per l’Europa, caratterizzato da temperature estremamente elevate e siccità record. Lo scorso mese ha segnato un nuovo triste record per il nostro clima: è stato il quinto novembre più caldo di sempre per il Vecchio Continente. A restituirci questo dato allarmante il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S), il programma dell’Ue che da decenni monitora mensilmente i cambiamenti osservati nella temperatura dell’aria superficiale.
L’Europa ha appena vissuto il quinto novembre più caldo mai registrato, caratterizzato da quasi 1.4°C in più rispetto alla temperatura media. Inoltre, le temperature in molte regioni oceaniche sono state miti, in particolar modo nei mari dell’Europa settentrionale e nell’Atlantico settentrionale. – spiega Carlo Buontempo, Direttore di C3S – Altre aree marine che hanno registrato una temperatura superficiale dell’aria superiore alla media sono state il Mediterraneo occidentale e la maggior parte degli oceani vicini all’Antartide. Il C3S sta osservando da vicino lo sviluppo di queste tendenze relative all’aumento di temperature superiori alla media.
A livello globale, la temperatura media per novembre 2022 è stata superiore di quasi 0.2°C rispetto alla media relativa al periodo compreso tra il 1991 e il 2020 dello stesso mese.
“Quest’ultimo novembre è stato più freddo rispetto ai mesi di novembre del 2012 e del periodo compreso tra il 2015 e il 2021, ma più caldo di tutti gli altri mesi di novembre” si legge nel bollettino.
Per quanto riguarda l’Europa, invece, nel corso del mese passato la temperatura è stata superiore di quasi 1.4°C rispetto alla media. Le aree in cui il caldo si è fatto avvertire maggiormente sono state quelle occidentali, sud-orientali e dell’estremo nord-est del continente. Un dato drammatico, se si considera che proprio quest’anno l’Europa ha registrato il terzo autunno più caldo in assoluto, con temperature superiori di 1°C rispetto alla norma.
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Quadro preoccupante anche per il ghiaccio marino in Artide e in Antartide
Allarmante anche la situazione relativa al ghiaccio marino del Polo Nord e del Polo Sud. L’estensione del ghiaccio marino artico è stata del 3% al di sotto della media, classificandosi all’ottavo posto tra i valori più bassi di novembre registrati dai satelliti e restando ben al di sopra dei valori minimi di novembre registrati nel 2016 e nel 2020.
Altrettanto poco roseo il quadro in Antartide. Qui l’estensione del ghiaccio marino è stata la quinta più bassa per il mese di novembre in 44 anni di dati satellitari, del 5% al di sotto della media, vicino ai valori di novembre registrati in quattro occasioni dal 2017.
“Come nei mesi precedenti, le concentrazioni di ghiaccio marino intorno all’Antartide sono state caratterizzate da un marcato contrasto tra concentrazioni ben inferiori alla media nel Mare di Bellingshausen e concentrazioni molto superiori alla media nei Mari di Amundsen e di Ross” concludono gli scienziati di Copernicus.
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Fonte: Copernicus ECMWF
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