Ora è ufficiale: El Niño è tornato, nei prossimi mesi ci attendono ondate di caldo infernali

Prepariamoci a un caldo senza precedenti. Nei prossimi mesi assisteremo a intense ondate di calore: a provocare questo incremento notevole delle temperature El Niño, il fenomeno climatico periodico associato al surriscaldamento dell'oceano Pacifico

Gli scienziati ed esperti di meteo ci avevano messi in guardia e ne parlavano di mesi. Adesso El Niño è ufficialmente tornato, a distanza di quattro anni. La conferma è arrivata dal agenzia statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che nelle scorse ore ha pubblicato un bollettino di aggiornamento. Il temuto fenomeno climatico, che causa notevoli ondate di calore su vaste aree del Pianeta, andrà ad intensificarsi nell’arco dei prossimi mesi.

“Le condizioni di El Niño sono presenti e si prevede che si rafforzino gradualmente nell’inverno 2023-24 dell’emisfero settentrionale” si legge nel comunicato.

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Come chiarito dagli studiosi, c’è la probabilità del 56% che entro l’inverno si assista ad un rafforzamento importante di El Niño e il 84% che l’evento sia più moderato. A indicare il ritorno del fenomeno climatico erano state a maggio le cosiddette onde di Kelvin, rilevate nel Pacifico equatoriale dal satellite Sentinel-6 Michael Freilich.

Le pesanti conseguenze di El Niño

Generalmente El Niñoun evento si presenta con periodicità assai irregolare, mediamente ogni 4-5 anni, ed ha una durata di circa 12-18 mesi.

Sulla base di previsioni scientifiche, gli esperti ipotizzano che il 2024 possa essere un anno da record, uno dei più caldi della storia. Secondo i ricercatori della Columbia University, sarà il più infernale in assoluto. Ciò potrebbe portarci al superamento della fatidica soglia di 1,5°C di riscaldamento globale, fissato dall’Accordo di Parigi.

Com’è facile intuire, aumenteranno anche i rischi di incendi e fenomeni meteorologici estremi, oltre ad aggravare il problema della siccità che ha messo in ginocchio parecchi Paesi europei, Italia compresa.

Il ciclo El Niño-La Niña

El Niño (in spagnolo “il ragazzo”) è il fenomeno diametralmente opposto a La Niña (“la ragazza”). Entrambi descrivono la variabilità del clima nella zona dell’Oceano Pacifico: il primo porta ad un innalzamento delle temperature delle acque oceaniche, mentre durante il secondo l’Oceano si raffredda.

Il ciclo El Niño-La Niña rappressenta la principale causa delle differenze meteorologiche da un anno all’altro in molte aree del mondo. Negli anni in cui domina La Niña, gli alisei del Pacifico da est a ovest sono più forti, spingendo le calde acque superficiali a ovest e attirando acque più profonde e più fredde a Est.

El Niño, invece, si verifica quando gli alisei calano, consentendo alle acque calde di diffondersi verso occidente, soffocando quelle più fredde e portando quindi ad incremento delle temperature globali. Di conseguenza si registrano ondate di calore e di siccità nei Paesi che si affacciano sul Pacifico occidentale, come l’Australia o l’Indonesia, mentre ad esempio i monsoni indiani e le piogge nell’Africa meridionale subiscono un’eccezionale riduzione, fino a scomparire anche per mesi.

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Fonte: NOAA

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