I giovani attivisti di Extinction Ribellion tornano in azione per le strade di Roma per dire no ai combustili fossili. In questi giorni stanno portando avanti diverse proteste davanti agli store e alla sede legale di Eni
Gli attivisti del movimento internazionale per il clima Extinction Rebellion colpiscono ancora. Questa volta ad essere stato preso di mira l’Eni store di Roma, nel quartiere Garbatella. La protesta è stata organizzata stamattina da un gruppo di giovani, che ha ricoperto i vetri dell’esercizio commerciale di vernice colorata e lasciato diverse scritte contro il colosso italiano del petrolio, fra cui “Eni criminale” e “Stop combustibili fossili”. Nel corso dell’azione dimostrativa sono le vetrate sono state anche danneggiate a colpi di martello.
I ragazzi, che stanno portando avanti la campagna Ultima Generazione per le strade di Roma, si sono poi seduti a terra davanti allo store di Piazza Augusto Albini 32, esponendo dei cartelli con messaggi molti evocativi, come “Non fossilizzarti. Unisciti a noi!”, “Ritardo=morte” e “Rompere il vetro in caso di emergenza”.
Noi abbiamo due richieste: quella di smetterla completamente con gli investimenti nelle fonti fossili che uccidono noi e il Pianeta e con le nuove trivellazioni previste nel piano del Ministero della Transizione Ecologica e di chiudere tutte le centrali a carbone. – ha invocato uno dei giovani manifestanti – Abbiamo bisogno di una transizione che parta dalle risorse che l’Italia già possiede: il sole e il vento.
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Qualche giorno fa gli attivisti avevano inscenato una protesta simile davanti all’Eni store del quartiere Appio e alla sede legale dell’azienda, all’Eur, imbrattando anche in quel caso i vetri della struttura e manifestando con dei cartelli.
Cittadini e cittadine di Ultima Generazione, preoccupatə per il proprio futuro, stanno prendendo parte a un'azione di…
Posted by Ultima Generazione – Fondo Riparazione on Tuesday, April 12, 2022
I danni causati dalle bombolette e dai martelli non sono nulla in confronto ai danni che Eni sta causando a livello ambientale. Nonostante una continua affermazione di volersi impegnare per rispettare gli accordi di Parigi, il nuovo piano industriale di Eni prevede non solo un aumento della quantità di oil e gas estratti nei successivi anni, ma anche l’uso di tecniche di estrazione che vanno decisamente a cozzare con l’intento promosso. – spiegano i ragazzi di Extinction Rebellion – Rinunciare all’aria condizionata sarà inutile se non si attuano seri provvedimenti a livello energetico, e continuare a nascondersi dietro striscioni colorati di verde e frasi da paladini dei lavoratori non impedirà loro di toglierci anche quel futuro che stiamo combattendo per ottenere. Ogni azienda ha lasciato il proprio segno su questo mondo, fino a riempirlo di crepe. Ormai basta poco e tutto andrà in frantumi.
Molti utenti sui social hanno accusato i giovani di vandalismo. Forse gli attivisti avrebbero potuto evitare di danneggiare le vetrate con i martelli, ma il motivo della protesta è più che lecito. Almeno i giovani stanno provando a far sentire la proprio voce (seppur con modalità discutibili). Non possiamo restare in silenzio mentre il Pianeta è al collasso.
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Fonte: Ultima Generazione (Extinction Rebellion)
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