Non solo caldo infernale, un’enorme nube di sabbia del Sahara soffoca l’Europa (facendo schizzare l’inquinamento)

Mentre si registrano temperature roventi, durante la settima più calda mai registrata, i cieli europei si tingono di giallo: tutta "colpa" della sabbia proveniente dal Sahara, che farà schizzare i livelli di inquinamento da polveri fini

Non bastava il caldo infernale (con picchi oltre 40° C) degli ultimi giorni che sta soffocando l’Italia e gran parte d’Europa. Sul Vecchio Continente incombe una nube di sabbia proveniente dal deserto del Sahara, che dallo scorso fine settimana si sta spostando attraverso il Mar Mediterraneo.

Secondo il monitoraggio effettuato dal servizio Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), il fenomeno andrà ad intensificarsi nelle prossime ore. Per quanto riguarda il nostro Paese, le aree più colpite saranno la Sardegna, la Puglia e la Sicilia e anche Regioni centrali come la Toscana. La nube sahariana tingerà di giallo pure i cieli della Corsica e del sud-est della Francia, ma ad essere presa in pieno sarà soprattutto la Spagna.

In aumento le concentrazioni di polveri sottili

Oltre a causare disagi e a sporcare le auto, l’arrivo della sabbia africana avrà un impatto deleterio sulla qualità dell’aria nella maggior parte del Mediterraneo occidentale. Come previsto dal servizio Copernicus, in Spagna le concentrazioni superficiali più alte di PM 10 raggiungeranno il picco l’11 luglio, coinvolgendo quasi tutto il territorio nazionale.

Nelle regioni più a rischio le polveri sottili dovrebbero superare la soglia di esposizione media nelle 24 ore di 50 µg/m3 per questo tipo di inquinante stabilita dagli standard europei relativi alla qualità dell’aria.

“Questo episodio di trasporto di polvere coincide con le condizioni di ondata di caldo sperimentate in tutta la Spagna e nel Mediterraneo occidentale legate alle origini della massa d’aria sopra il Sahara. Le nostre previsioni mostrano concentrazioni più elevate di particolato in superficie e più in alto nell’atmosfera” spiega Mark Parrington, scienziato senior del CAMS.

Nei prossimi giorni, tra il 12 e il 13 luglio, il pennacchio di sabbia sahariana dovrebbe spostatsi sulle Isole Canarie e poi allontanarsi sull’Oceano Altantico.

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Fonte: Copernicus EU 

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