L’ondata di calore ha fatto stramazzare a terra migliaia di rondoni in Spagna

Sono migliaia i rondoni ritrovati sull'asfalto dalle associazioni spagnole. Il numero è destinato a crescere per via del caldo estremo che non sembra attenuarsi nel Paese. I volontari sono disperati poiché le richieste di intervento non fanno che aumentare

Centinaia di rondoni giacciono sulle roventi strade della Spagna. Alcuni senza vita, altri stremati dal caldo estremo che sta mettendo in ginocchio l’intero il Paese. Solamente nella scorsa settimana sarebbero più di 400 i giovani rondoni recuperati tra i vicoli di Siviglia e Cordova.

A lanciare l’allarme sono le associazioni Ecourbe e Sosvencejos che, in collaborazione con il Centro di recupero delle specie minacciate di estinzione CREA San Jerónimo, stanno disperatamente raccogliendo sempre più rondoni nelle città del Paese.

Per via delle ondate di calore infernali i nidi di questi uccelli migratori, il più delle volte realizzati tra le grondaie e le intercapedini delle abitazioni, sono diventati dei veri e propri forni.

In questi giorni in cui la colonnina di mercurio ha superato i 40° C i rondoni si stanno schiantando violentemente sul suolo. Quella che una volta era la loro casa è diventato un ambiente inospitale per il clima intollerabile. In molti muoiono sul colpo, altri rischiano invece di finire schiacciati sotto le ruote dei veicoli.

I volontari non sanno più come e dove intervenire poiché l’emergenza va oltre ogni loro possibilità. Il numero di rondoni in difficoltà è aumentato significativamente rispetto allo scorso anno. Basti pensare che in tutto il 2021 le segnalazioni ricevute dai volontari sarebbero state poco più di 800, secondo quanto riporta El Pais.

La situazione è particolarmente drammatica in Andalusia. Qui in un solo giorno sono stati recuperati 100 rondoni. E l’estate è appena iniziata.

Il rondone comune è un animale protetto in Europa dalla Convenzione di Berna, che salvaguardia la flora e la fauna selvatiche e le specie migratorie in via di estinzione.

Sebbene a livello europeo questo uccello migratorio goda di una certa protezione, nel concreto i volontari delle associazioni spagnole lamentano una scarsissima cooperazione da parte del Governo. Manca il personale qualificato e mancano gli strumenti per tutelare le colonie.

Specie protetta? Protetto da chi?, scrivono disperati i volontari di Sosvencejos.

Fonte: Sosvencejos/Instagram – Ecourbe/Facebook

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