L’Europa ridurrà dell’80% l’uso dei combustibili fossili per produrre energia, la bozza della Commissione europea

Secondo un documento relativo all’obiettivo climatico 2040, entro 15 anni l’Unione europea ridurrà dell’80% l’uso dei combustibili fossili per produrre energia

La Commissione europea presenterà la sua prima raccomandazione con un obiettivo chiaro: tagliare le emissioni del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.

È quanto emerge dalla bozza di una raccomandazione (resa nota da Reuters) che la Commissione presenterà ufficialmente il 6 febbraio prossimo e che, tra le altre cose, conterrebbe anche l’obiettivo di investire circa 1,64 trilioni di dollari all’anno a partire dal 2031 per raggiungere il suo obiettivo di zero emissioni.

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L’Ue mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, un’economia con emissioni nette di gas serra pari a zero. Questo obiettivo è al centro del Green Deal europeo ed è un obiettivo giuridicamente vincolante grazie alla legge europea sul clima – dicono dalla Commissione europea. Tutte le parti della società e i settori economici svolgeranno un ruolo: dal settore energetico all’industria, ai trasporti, all’edilizia, all’agricoltura e alla silvicoltura.

Il documento afferma che il grande investimento ha lo scopo di abbassare il prezzo dell’inazione mentre il riscaldamento globale aumenta: e se le temperature globali potessero essere mantenute a 1,5 gradi Celsius al di sopra dei livelli preindustriali o più basse, l’UE potrebbe risparmiare 2,61 trilioni di dollari dal 2031 al 2050 e ridurre i costi netti di importazione di combustibili fossili di 3,05 trilioni di dollari.

Gli obiettivi 2040, cosa dice la bozza

Raggiungere gli obiettivi climatici dell’Europa richiederà massicci investimenti – la maggior parte provenienti dal settore privato – in fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, reti elettriche, tecnologie di produzione verde e pratiche agricole più sostenibili. Per quanto riguarda l’uso di fonti fossili, per attuare il taglio dell’80% entro il 2040 previsto in bozza, il carbone dovrà essere completamente eliminato dal comparto energetico, mentre il 60% dell’uso residuo di fossili in Europa dovrà essere concentrato nel settore trasporti: gomma, navi e aerei.

Contestualmente, sempre al 2040 il mix energetico Ue dovrà essere virtualmente decarbonizzato, con rinnovabili e nucleare a occupare una quota superiore al 90%.

Quanto ad agricoltura e allevamento, secondo la bozza di raccomandazione della Commissione, si dovrà abbattere il 30% delle emissioni diverse dalla CO2 – essenzialmente metano – entro il 2040 rispetto ai livelli del 2015.

La bozza del documento afferma, infine, che la transizione verde rappresenta un’“opportunità” per l’UE di diventare una “forza leader nei settori delle tecnologie pulite, stabilizzare le bollette energetiche, creare buoni posti di lavoro del futuro, migliorare la nostra qualità di vita e proteggerci dalle peggiori effetti dei rischi legati al clima”.

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