I leader mondiali riuniti a Baku, in Azerbaijan, per un vertice globale sul clima si trovano già di fronte a una triste realtà: gli Stati Uniti, tra i maggiori responsabili dell’immissione nell’atmosfera della maggior parte dei gas serra, abbandoneranno la lotta contro il cambiamento climatico
Senza Biden, senza von der Leyen, senza Putin e senza Macron e mezza Europa: a Baku, per l’edizione 2024 della Conferenza sulle parti del clima, si cerca col lanternino pure l’impegno a eliminare i combustibili fossili, dal momento che su di essa si abbatte finanche la scure di un Trump, presidente eletto che annuncia in pompa magna il suo secondo ritiro dagli Accordi di Parigi.
Dopo la sua vittoria, infatti, non è difficile credere che le priorità degli States cambieranno rapidamente e che, come ha fatto nel suo primo mandato, Mister Trump – secondo cui la crisi climatica nient’altro è che una fake – intenda rimuovere nuovamente gli Stati Uniti dal patto internazionale del 2015 per proteggere ambiente e Pianeta.
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Così come aveva promesso in campagna elettorale, pare, in effetti, che Donald Trump sia pronto a firmare l’ordine esecutivo per il ritiro dagli accordi già il 20 gennaio 2025, giorno del suo nuovo insediamento alla Casa Bianca. Lo aveva fatto già nel 2019 durante il suo primo mandato, mentre il suo successore Joe Biden aveva aderito di nuovo all’intesa con un ordine esecutivo firmato nel giorno del suo insediamento. Un tira e molla a stelle e strisce.
Ciò significa che gli Stati Uniti rinnegheranno il loro impegno a ridurre i gas serra proprio nel momento in cui gli scienziati affermano che ciascun singolo Stato dovrebbe tagliare drasticamente e rapidamente emissioni e inquinamento. E significa anche che il Paese, il più ricco del mondo, probabilmente abbandonerà i piani volti a dare aiuti finanziari ai Paesi più poveri, che hanno fatto poco per causare il riscaldamento globale ma non sono in grado di far fronte a disastri climatici sempre più gravi.
Insomma, invece di abbandonare i combustibili fossili, come gli Stati Uniti e quasi tutti gli altri Paesi avevo promesso l’anno scorso, la nuova amministrazione Trump andrà presto nella direzione opposta. Mister Trump ha promesso di “Drill, baby, drill”, “Trivellare, tesoro, trivellare”, esportare più gas e rendere più facile bruciare carbone. E siamo certi che lo farà.
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