In Sud America è inverno, ma i termometri sfiorano i 40°C: “un evento estremo che sta riscrivendo i libri sul clima”

In Sud America è pieno inverno, ma le temperature sono infernali. I termometri stanno segnando picchi tipici dell'estate (o addirittura più elvati); in alcune città del Cile sono stati superati i 40°C. Non chiamiamoli "fenomeni meteorologici straordinari", queste intense ondate di calore diventeranno la normalità...

In Sud America si suda. Fa un caldo atroce, la popolazione è stata sorpresa da un’inattesa ondata di calore. In Paesi come l’Argentina, il Paraguay, il Cile e il Brasile i termometri hanno sfiorato i 40°C. E no, tutto questo non è “normale”. Perché in questo periodo dell’anno qui è pieno inverno e dovrebbe fare freddo. Invece, in alcuni casi, sono state addirittura superate le massime estive.

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Il Sud America sta vivendo uno dei fenomeni più estremi che il mondo abbia mai visto – commenta attraverso un tweet il climatologo e storico Maximiliano Herrera  – Temperature incredibili fino a 38,9°C nelle aree andine cilene a metà inverno! Molto più alte di quelle che l’Europa meridionale ha appena avuto in piena estate alla stessa altitudine: questo evento sta riscrivendo tutti i libri sul clima.

L’ondata di caldo ha interessato principalmente la zona meridionale del continente, in particolare la regione delle Ande. Decine di stazioni meteorologiche hanno già registrato dei record per i primi giorni di agosto.

Per rendersi conto di quanto sia preoccupante il quadro basta dare un’occhiata al sito Extreme temperatures around the world, dove vengono aggiornate costantemente le temperature record in giro per il mondo o soffermarsi ad osservare questa mappa:

Saltano all’occhio i 39°C segnati dalle colonnine di mercurio ad agosto a Maquinchao, villaggio situato nel centro dell’Argentina, dove solitamente gli inverni sono freddi e ventosi e ancora i 41,6 °C registati a Chillán, capoluogo cileno della provincia di Diguillín (nella Regione di Ñuble).

Buenos Aires ha stabilito un record giornaliero per l’inizio di agosto, con le temperature massime a 30,1°C; praticamente il doppio rispetto alla media di questo periodo. Il Servizio meteorologico nazionale (SMN) ha riferito che si tratta dell’agosto più caldo degli ultimi 117 anni.

Secondo gli esperti, la terribile ondata di calore – che ha raggiunto l’America meridionale a partire dalla fine di luglio – persisterà almeno fino al prossimo weekend. Temperature invernali anomale hanno interessato anche alcune zone dell’Australia e dell’Africa. Per via dei cambiamenti climatici quelli che al momento vengono definiti fenomeni estremi straordinari sono destinati a diventare la norma, con conseguenze tutt’altro che rosee.

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Fonti: Maximiliano Herrera/Extreme temperatures around the world/Servicio Meteorológico Nacional- Argentina

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