Immagini sconvolgenti da Catania, sommersa dall’acqua. Muore un uomo travolto dal fiume in piena

Violento nubifragio a Catania: le strade si trasformano in fiumi in piena. Morto un uomo che cercava di scendere dall'auto

Sono scene apocalittiche quelle che arrivano dalla Sicilia. Nelle ultime ore l’ondata di maltempo ha paralizzato gran parte dell’Isola, seminando distruzione e morte. È Catania al momento la provincia maggiormente colpita dal vortice ciclonico che si sta trasformando in un Medicane (termine che deriva dalla fusione dei due termini inglesi “mediterranean” e “hurricane”).

Qui sale a due il bilancio delle vittime, trascinate via dalla furia dell’acqua. Ieri sera è stato rinvenuto il cadavere di un uomo di 67 anni, uno dei due coniugi dispersi a Scordia, mentre proseguono le ricerche della moglie. Questa mattina, invece, a perdere la vita a Gravina di Catania è stato un altro uomo, travolto dall’acqua nel tentativo di scendere dall’auto. Il corpo è stato trovato dai volontari della Misericordia. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, la Polizia municipale e il 118.

Il centro storico della città è stato praticamente sommerso dall’acqua, a seguito di un violento nubifragio che per ore si è abbattuto che ha trasformato le strade principali in fiumi, in particolare via Etnea e piazza Duomo.

Totalmente allagato anche la storica pescheria di Catania.

L’acqua, che con la sua furia ha trascinato  entrata anche nel pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Garibaldi Nesima, inaugurato di recente, all’Aeroporto “Fontanarossa” e in diversi negozi, compreso il centro commerciale Porte di Catania.

A causa del maltempo, la Tangenziale Ovest di Catania è provvisoriamente chiusa al traffico, in direzione Messina, al km 3,200.

Nessuna tregua nei prossimi giorni

Nei giorni successivi la situazione non è destinata a migliorare al Sud Italia. Il vortice ciclonico che ha investito la Sicilia, infatti, si sta rinforzando e si sta trasformando in un uragano mediterraneo e il maltempo durerà almeno fino a venerdì e si estenderà anche alla fascia jonica della Calabria.

Il ciclone mediterraneo è soltanto uno dei numerosi effetti collaterali della crisi climatica con cui ormai dovremo convivere sempre più spesso.

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