Il giorno dopo l’alluvione della regione di Valencia: 95 morti e nuove allerte, la Spagna fa i conti con il cambiamento climatico

Mentre i soccorsi continuano a cercare i dispersi, il Paese fa i conti con i danni e i decessi (il bilancio attuale è di 95). Intanto, l'Agenzia Meteorologica Statale (Aemet) ha emesso un'allerta rossa nel nord della provincia di Castellón, arancione nel sud di Tarragona e sulla costa di Cadice e gialla nella Comunità Valenciana, a Teruel e nel sud-ovest (Siviglia, Cadice, Huelva ed Estremadura)

Le intense piogge che hanno colpito la Spagna nelle ultime 48 ore hanno causato gravi alluvioni, con un bilancio provvisorio di oltre 95 morti, di cui 92 nella Comunità Valenciana. Il fenomeno meteorologico responsabile è la DANA (depressione isolata a livelli elevati), conosciuta in spagnolo come “gota fria”. Si tratta di una massa di aria fredda in quota che si isola dalla circolazione generale dell’atmosfera, provocando piogge intense e persistenti, con elevato rischio di alluvioni.

Questa mattina sono riprese le ricerche dei dispersi nella Comunità Valenciana, mentre il temporale si sposta verso nord. L’Agenzia Meteorologica Statale (Aemet) ha emesso un’allerta rossa nel nord della provincia di Castellón per piogge superiori a 180 l/m². L’allerta è arancione nel sud di Tarragona e sulla costa di Cadice e gialla nella Comunità Valenciana, a Teruel e nel sud-ovest (Siviglia, Cadice, Huelva ed Estremadura).

Tre giorni di lutto nazionale

Le zone colpite presentano strade allagate, auto trascinate dalla corrente, case e ponti crollati. I soccorsi stanno lavorando per raggiungere le persone isolate e aiutare le comunità. Il bilancio delle vittime è destinato a salire. Il governo spagnolo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e non può ancora fornire dati sui dispersi. La Comunità Valenciana ha attivato un numero telefonico (900365112) per segnalare i familiari dispersi.

Ritardi nell’allerta e polemiche

Il presidente della regione di Valencia, Carlos Mazón, è criticato per aver sottovalutato l’alluvione e aver ritardato l’allerta, nonostante l’allarme rosso emesso dall’Aemet alle 7 del mattino di martedì 30 ottobre. L’invito della Protezione civile a non uscire è arrivato solo alle 20.03, quando molte zone erano già allagate.

Mazón si è giustificato affermando di aver creduto che i temporali si sarebbero attenuati, ma la pioggia è continuata a cadere. La sua decisione di eliminare l’Unità di emergenza valenziana ha aggravato la situazione.

La risposta del governo e gli aiuti

Il governo si è mobilitato per gestire l’emergenza. Il presidente della Generalitat valenciana, Ximo Puig, ha annunciato aiuti per 250 milioni di euro, con 6.000 euro per ogni vittima, bonus per il trasporto e sostegno alla riabilitazione delle case. Circa 77.000 case sono senza elettricità e i danni materiali sono ingenti.

Il Ministro dei Trasporti, Óscar Puente, ha comunicato l’interruzione del servizio AVE tra Madrid e Valencia per almeno 15 giorni e i gravi danni al servizio Cercanías. Molte strade sono chiuse, soprattutto nella provincia di Valencia.

Un fenomeno meteo simile a quello che ha colpito l’Italia

Le alluvioni che hanno colpito la Spagna sono state causate da una circolazione depressionaria simile a quella che ha interessato il Nord Italia nelle scorse settimane. Come ha spiegato all’Ansa Gianni Messeri, meteorologo del Consorzio Lamma, si tratta di una depressione di aria fredda in quota che tende a rimanere stazionaria per lunghi periodi sopra le stesse zone, provocando piogge intense e persistenti.

La situazione meteo in Spagna rimane critica. L’Aemet ha emesso un’allerta arancione per le Baleari per venerdì, mentre l’allerta gialla rimane in Andalusia, Catalogna, Estremadura e Comunità Valenciana.

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