In conferenza stampa Giorgia Meloni si lascia scappare una piccola risata mentre annuncia che il Commissario per la siccità dovrà occuparsi anche delle conseguenze delle alluvioni che hanno colpito l'Emilia-Romagna, seminando morte e devastazione. Una contraddizione bizzarra? Niente affatto. I due fenomeni climatici sono più legati di quel che si possa pensare e vi spieghiamo perché
Mentre nelle città dell’Emilia-Romagna si continua senza sosta a spalare fango e portare aiuti alla popolazione, la premier Giorgia Meloni e il governatore regionale Stefano Bonaccini si sono incontrati per fare il punto della situazione delle aree alluvionate e sulla lunga serie di interventi necessari. Ieri, durante la conferenza stampa, la prima ministra ha presentato i punti urgenti del Decreto-legge che servirà a far fronte ai numerosi danni.
Tra le tante misure (dai fondi per la scuole e università a quelli per imprese agricole) illustrate c’è anche una novità relativa al Commissario alla Siccità Nicola Dell’Acqua, che sarà chiamato a verificare e monitorare le opere di drenaggio sul territorio dell’Emilia-Romagna.
Una misura che riguarda l’estensione delle competenze del commissario che noi avevamo nominato per la Siccità. – ha dichiarato Meloni, facendosi scappare una risatina – È un passaggio bizzarro per cui il commissario alla Siccità oggi si occupi anche dell’alluvione, ma è la situazione climatica in cui ci troviamo.
https://www.facebook.com/filippo.padovani.56/videos/204034205810843
Perché la siccità e le alluvioni sono strettamente correlati
Peccato, però, che guardando a quanto accaduto non ci sia proprio nulla da ridere o da sorridere, anzi. Ma al di là delle polemiche sulla sua reazione c’è un elemento che va chiarito e che ancora in tanti continuano a ignorare. Due fenomeni apparentemente distanti come la siccità e le alluvioni, in realtà, non sono altro che due facce della stessa medaglia, ovvero la crisi climatica.
L’aumento delle temperature intensifica gli episodi di siccità, inaridisce il suolo e ne modifica la permeabilità in diversi modi. Contemporaneamente, la stessa quantità di acqua, anziché cadere sul territorio in più giorni, scende in un minore arco di tempo, aumentando l’intensità delle precipitazioni. – spiega Mauro Rossi, ricercatore CNR-IRPI – E se la pioggia cade con elevata intensità il deflusso si amplifica e l’acqua in eccesso defluisce nei versanti e verso i fiumi che rispondono esondando, scavando e modificando il loro alveo.
In questo contesto, e in un terreno già saturo di acqua a causa delle precipitazioni intense delle passate settimane, anche le frane si innescano con facilità e in maniera diffusa sul territorio, a volte interagendo con i fiumi e alimentando il trasporto di detriti. Tutto questo è dovuto anche all’impatto del cambiamento climatico. Oggi, purtroppo, possiamo osservare come l’alternanza tra periodi siccitosi ed eventi di pioggia estrema favorisca l’occorrenza di fenomeni geo-idrologici sul nostro territorio.
Ad aggravare il quadro – provocando conseguenze ancora più pesanti – in Regioni ad elevato rischio idrogeologico come l’Emilia-Romagna provocando conseguenze ancora più catastrofiche, altri due fattori da non sottovalutare: la cementificazione selvaggia e la mancanza di interventi di prevenzione mirati ed efficaci.
Il fatto che lunghi periodi di siccità aumenti vertiginosamente il rischio di inondazioni potenzialmente devastanti è stato dimostrato anche da un interessante esperimento condotto dall’Università di Reading (UK), che anche noi abbiamo voluto replicare.
Vi lasciamo il video qui sotto per rendervi conto con i vostri occhi:
@greenme_it Meno piove, meno il terreno riuscirà ad assorbire l’acqua! #imparacontiktok #ambiente #siccità #cambiamenticlimatici #esperimento #lecosechenonsai
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonti: Governo/Greenpeace/University of Reading
Leggi anche: