Secondo l’Autorità del fiume Zambesi, il livello dell'acqua registrato alle Cascate Vittoria durante la terza settimana di marzo 2024 era inferiore del 75% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Oltre 20 milioni di persone nell’Africa meridionale stanno affrontando una grave crisi alimentare a causa della siccità provocata da El Niño, che minaccia la salute e la vita di milioni di persone, in particolare bambini piccoli, donne incinte e anziani.
Il 3 aprile appena trascorso, lo Zimbabwe ha dichiarato lo stato di calamità per la siccità e ha richiesto 2 miliardi di dollari per affrontare la fame. Idem per Zambia e Malawi.
Leggi anche: Ora è ufficiale: El Niño è tornato, nei prossimi mesi ci attendono ondate di caldo infernali
Secondo l’Autorità del fiume Zambesi, il livello dell’acqua registrato alle Cascate Vittoria durante la terza settimana di marzo 2024 era inferiore del 75% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le scarse precipitazioni in tutta la regione hanno ridotto i livelli d’acqua nelle aree di pesca locali, diminuendo in modo significativo le popolazioni ittiche e rendendo sempre più difficile per i pescatori catturare abbastanza cibo per sfamare le proprie famiglie e guadagnarsi da vivere.
Nel distretto di Sesheke, in Zambia, si teme un aumento della povertà poiché la principale fonte di sostentamento, il fiume Zambesi, ha ridotto la produzione di pesce rispetto agli anni precedenti.
I pesci nel fiume sono spariti, tutto è cambiato – racconta Juliet Kamwi, una pescatrice locale di Sesheke. Un tempo facevamo affidamento sul fiume per sostenere le nostre famiglie e per mandare i nostri figli a scuola. Ma ora la vita è diventata incerta. Non sappiamo come sopravvivere.
La diminuzione degli stock ittici arriva in un momento in cui l’insicurezza alimentare è già in aumento a causa dei mancati raccolti provocati dalla siccità.
Queste comunità di pescatori dipendono fortemente dal pesce sia per il cibo che per il reddito. Se da un lato l’aiuto alimentare immediato è fondamentale, dall’altro è necessario investire in soluzioni a lungo termine che garantiscano loro di poter guadagnare nei prossimi mesi per sfamarsi, racconta Jovina Nawenzake, Direttore Esecutivo ad interim di ActionAid Zambia.
La siccità è terribile ed espone alla fame milioni di gruppi già vulnerabili, in particolare donne e giovani. Già alle prese con l’elevato costo della vita nella regione, questa situazione sta spingendo le comunità ancora di più verso la povertà e la fame.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Leggi anche: