Effetto sorpresa: il metano potrebbe aiutare a raffreddare il Pianeta, annullando il 30% del suo stesso calore

Il metano dura meno della CO2 nell’atmosfera, ma assorbe molta più energia solare. I gas serra assorbono principalmente radiazioni a onde lunghe, ma possono assorbire anche radiazioni a onde corte e studi recenti hanno evidenziato l’importanza dell’assorbimento a onde corte del metano. I relativi concreti impatti climatici? Rimangono in gran parte non quantificati

Il metano intrappola una grande quantità di calore nell’atmosfera terrestre, ma crea anche “nuvole di raffreddamento” che compensano il 30% del suo calore.

È questo il risultato di uno studio condotto dell’Università della California-Riverside (UCR), secondo cui il metano assorbirebbe anche energia a onde corte (di norma, man mano che il pianeta assorbe il calore dal sole, irradia naturalmente questa energia a onde lunghe nello spazio) e, attraverso la creazione di nubi di raffreddamento, annullerebbe il 30% del proprio calore (il calore che il gas ha creato nell’effetto serra).

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In pratica, secondo gli studiosi il metano crea più nuvole di basso livello che compensano l’energia a onde corte del sole e meno nuvole di alto livello che aumentano la radiazione verso l’esterno dell’energia a onde lunghe dalla Terra.

Nello specifico, si legge nell’analisi, entrambi i tipi di energia – onde lunghe (dalla Terra) e onde corte (dal sole) – sfuggono dall’atmosfera più di quanto ne vengano assorbite. L’atmosfera ha bisogno di compensazione per l’energia sfuggita, che ottiene dal calore creato quando il vapore acqueo si condensa in pioggia, neve, nevischio o grandine.

Ciò ha implicazioni per comprendere più in dettaglio come il metano e forse altri gas serra possano avere un impatto sul sistema climatico – ha affermato Robert Allen, assistente professore di scienze della Terra dell’UCR. L’assorbimento delle onde corte attenua gli effetti generali di riscaldamento e aumento della pioggia, ma – attenzione – non li elimina affatto.

I ricercatori hanno inoltre scoperto come il metano sia in grado di annullare il 60% dell’aumento dei livelli di precipitazione previsti dai modelli di riscaldamento globale.

Una scoperta rivoluzionaria? Staremo a vedere.

Il metano è un gas incolore, le sue emissioni provengono dalla produzione e dal trasporto di carbone, gas naturale e petrolio, nonché dal bestiame e da altre pratiche agricole, dall’uso del suolo e dalla decomposizione dei rifiuti organici. Nel 2021, la maggior parte delle emissioni di metano proveniva da agricoltura, silvicoltura e pesca. Secondo l’EPA, l’effetto serra del metano è 34 volte quello della CO2.

Per anni, gli scienziati del clima hanno saputo che il metano era un gas serra fondamentale per l’umanità, ma ora possiamo creare modelli più accurati che riflettano come il metano sia il 30% meno dannoso di quanto pensassimo e contrasti il 60% del suo stesso effetto pioggia dannoso, si legge nello studio pubblicato su Nature geoscience.

Siamo bravi a misurare la concentrazione di gas serra come il metano nell’atmosfera. Ora l’obiettivo è dire con la massima sicurezza possibile cosa significano per noi quei numeri. Lavorare in questo modo ci porta verso quell’obiettivo, conclude Ryan Kramer, ricercatore al Goddard Space Flight Center della NASA e l’Università del Maryland.

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Fonti: UCR / Nature geoscience

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