Il caldo estremo sta mettendo a dura prova la popolazione italiana, in particolare gli anziani e i soggetti più fragili. Ma le conseguenze deleterie a cascata riguardano anche altri settori, dall'ambiente a quello energetico
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Il nostro Paese sta affrontando un’estate davvero rovente, che potrebbe essere solo l’inizio di una lunga serie in futuro. Nelle prossime ore le colonnine di mercurio toccheranno i 40°C nella bassa Pianura Padana, mentre sono attesi picchi fino a 44°C nelle aree interne del Centro, al Sud e nelle Isole. Domani saranno ben 23 i capoluoghi di provincia da bollino rosso, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute nel suo bollettino sulle ondate di calore.
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Ciò che stiamo vivendo è la conseguenza drammatica della crisi climatica in atto. Con sempre maggiore frequenza, la nostra penisola sta facendo i conti con pesanti sfide come incendi, siccità e temperature da record. Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato nel nostro Paese da quando vengono effettuate le rilevazioni scientifiche, ovvero dalla seconda metà dell’Ottocento, come emerso dal report “Stato del Clima in Europa 2022”, preparato congiuntamente dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e dal servizio Ue di osservazione della Terra Copernicus.
Le cause di questa situazione drammatica le conosciamo ormai tutte: l’utilizzo massiccio di combustibili fossili, l’abbattimento delle foreste e la presenza di allevamenti intensivi rientrano fra i fattori principali. Ma che dire invece delle conseguenze delle temperature da record? Gli effetti sono tangibili praticamente in tutto gli ambiti: sull’ambiente, sulla salute umana, sugli animali e anche sulle nostre tasche.
Gli effetti sulla salute umana
Il caldo può avere un impatto deleterio sulla salute umana: in questi giorni aumentano i rischi di colpi di calore, insolazione, cali di pressione e disidratazione. Ad essere maggiormente esposti a questi pericoli i soggetti più vulnerabili, come gli anziani, i bambini e chi soffre di problemi cardiovascolari e respiratori.
Il 2022 è stato un annus horribilis per la popolazione italiana per via delle temperature estreme. L’Italia è stato, infatti, il Paese europeo con il maggior numero di decessi – attribuibili al caldo ben 18.010 vittime – durante l’intera estate.
L’impatto sugli ecosistemi
A fare le spese di questo caldo torrido il settore agricolo, piagato dalla siccità. A causa delle temperature elevate anche la produzione alimentare di frutta, verdura e ortaggi è a rischio. Com’è evidente, la crisi climatica sta facendo sballare i cicli naturali. Tra gli animali più in pericolo troviamo gli insetti impollinatori come le api, sempre più stressate dalle temperature elevate, oltre che dall’inquinamento e l’uso massiccio dei pesticidi.
L’effetto isola di calore nelle città
Nelle città, in cui domina la cementificazione, nei periodi estivi si crea il cosidetto “effetto isola di calore”. Nelle aree più urbanizzate il microclima è più caldo rispetto a quelle rurali e periferiche. Così nei grandi centri cittadini, come Roma o Milano, la temperatura può essere superiore di ben 5°C o più.
Ciò si traduce in un aumento delle vittime dovute al caldo, in prevalenza anziani e persone già affette da altre patologie. Si stima che oltre il 4% dei decessi che avvengono nelle città durante i mesi estivi siano dovuti proprio alle condizioni di vita estreme che si sperimentano proprio nelle isole di calore. Secondo uno studio condotto dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), almeno un terzo delle vittime potrebbe essere evitato se si intervenisse con una copertura arborea del 30%. Gli alberi, oltre a offrirci ossigeno, creano riparo per noi e per gli animali che vivono nelle nostre città; la loro presenza può davvero fare la differenza.
Blackout e consumi di energia da capogiro
Nelle giornate più torride è praticamente impossibile riuscire a stare senza aria condizionata o un ventilatore. L’utilizzo massiccio di condizionatori per contrastare il caldo negli edifici, uffici e negozi porta a blackout ricorrenti, oltre a far schizzare i costi nelle bollette. Per evitare di trovarsi in una brutta situazione, sarebbe meglio evitare di usare gli ascensori (specialmente quelli più vecchi) in questo periodo. Il rischio è di ritrovarsi a lungo bloccati, in un ambiente piccolo e soffocante.
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Inoltre, le ondate possono causare tensione sulle reti di trasmissione dell’energia elettrica, influendo sulla conduttività dei cavi elettrici.
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