Fenomeni estremi come quello in Sicilia saranno sempre più frequenti se non si agisce subito contro il cambiamento climatico
L’associazione ambientalista denuncia: fenomeni estremi come quello in Sicilia saranno sempre più frequenti se non si agisce subito contro il cambiamento climatico
Negli ultimi giorni, il sud del nostro Paese è stato devastato da un’ondata di maltempo senza precedenti: città e paesi sommersi da acqua, fango e detriti, strade piene d’acqua e piazze sommerse. A farne le spese è stata soprattutto la Sicilia, da cui arrivano immagini apocalittiche: un vero e proprio ciclone mediterraneo – soprannominato Medicane dagli esperti – si è abbattuto sulla provincia di Catania provocando, oltre a danni non ancora quantificati economicamente, anche la morte di tre persone.
Esercito, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e volontari sono al lavoro per liberare le strade invase da acqua e detriti, per mantenere liberi i canali di scolo e per soccorrere i cittadini rimasti intrappolati nelle proprie abitazioni, mentre i sindaci della zona hanno disposto la chiusura delle scuole, degli uffici e dei negozi di generi non essenziali. WWF Italia lancia un disperato grido di allarme contro un clima impazzito a causa dei comportamenti umani:
Quello che accade a Catania è solo l’ultima delle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico che vediamo sotto i nostri occhi – accusa l’associazione. – Ci auguriamo che i governi che si riuniranno nei prossimi giorni prima a Roma per il G20, poi a Glasgow per la COP 26 non dimentichino mai queste immagini drammatiche. Non c’è più tempo da perdere se vogliamo limitare gli effetti più drammatici del cambiamento climatico che sono già sotto i nostri occhi.
Uragani e cicloni non sono fenomeni tipici delle nostre zone, ecco perché i nostri territori non sono preparati ad accoglierli ma purtroppo la crisi climatica, oltre ad innalzare le temperature e a dare un nuovo ritmo alle stagioni, sta intensificando sempre più l’incidenza di fenomeni climatici estremi – come alluvioni, siccità e cicloni. Nel nostro Paese si è registrato un incremento di oltre 1,1°C della temperatura media annua nel periodo 1981-2010 rispetto al trentennio 1971-2000, con gli ultimi anni caratterizzati da incrementi di temperatura sempre più elevati. Secondo il Report 2019 sul rischio climatico stilato dal Centro Euromediterraneo sul Cambiamento Climatico (CMCC), l’aumento delle temperature sul territorio nazionale potrebbe raggiungere i +5°C entro la fine del secolo, con le maggiori variazioni percepibili nella zona alpina.
Secondo i dati raccolti dall’European Severe Weather, nei primi dieci mesi di quest’anno il nostro Paese ha assistito a ben 1.837 eventi estremi tra nubifragi, tornado, tempeste di vento, grandinate, ondate di calore e di gelo estremi, con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le conseguenze della crisi climatica, quindi, sono sotto gli occhi di tutti e hanno risvolti economicamente sempre più pesanti che non possiamo più permetterci di ignorare. Senza una drastica inversione di rotta e l’impegno concreto di tutti, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima non verranno mai raggiunti – e questo porterà a sempre più stragi come quella a cui abbiamo assistito in questa settimana.
Uragano Catania. Ore 14:35
Posted by Marco Arcidiacono on Friday, October 29, 2021
Secondo i dati raccolti dall’European Severe Weather, nei primi dieci mesi di quest’anno il nostro Paese ha assistito a ben 1.837 eventi estremi tra nubifragi, tornado, tempeste di vento, grandinate, ondate di calore e di gelo estremi, con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le conseguenze della crisi climatica, quindi, sono sotto gli occhi di tutti e hanno risvolti economicamente sempre più pesanti che non possiamo più permetterci di ignorare. Senza una drastica inversione di rotta e l’impegno concreto di tutti, gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima non verranno mai raggiunti – e questo porterà a sempre più stragi come quella a cui abbiamo assistito in questa settimana.
Questa è la mia Catania, la mia amatissima Catania.Colpita da un nubifragio impressionante, tutta la provincia è in ginocchio.Ci sono stati già tre morti, due a Scordia, uno a Gravina: a familiari, conoscenti e a tutta la comunità locale va il mio più sincero e addolorato abbraccio.I danni ad oggi sono incalcolabili: l’acqua è entrata in case, negozi, ospedali, uffici, Università, chiese… nulla è stato risparmiato dalla furia del clima, e le conseguenze sono aggravate da un sistema idrogeologico e urbanistico totalmente inadeguato a sopportare questi fenomeni.Alla mia città, alla provincia tutta, alle famiglie delle vittime e a tutti i cittadini, a quel meraviglioso milione e centomila persone che rendono Catania uno dei luoghi più vivaci e affascinanti d’Europa va il mio abbraccio commosso, la mia vicinanza più sincera, la mia addolorata rabbia.Queste tragedie però non accadono per caso, ed oggi è bene ricordarlo, focalizzandoci su almeno due punti fondamentali.- Il cambiamento climatico è una realtà, non un’ipotesi: è una violenta disgrazia che si sta abbattendo su tutti noi, dunque DOBBIAMO IMMEDIATAMENTE CAMBIARE ROTTA. A chi è affezionato alle vecchie abitudini inquinanti e distruttive dobbiamo spiegare che se non modifichiamo il nostro modo di vivere ADESSO l’intera umanità è a rischio estinzione. – Strade e infrastrutture della nostra Sicilia sono inefficienti, vetuste, inadeguate a tollerare persino il traffico quotidiano, e diventano poi teatro di morte e distruzione quando colpite da forti eventi naturali. Dunque DOBBIAMO IMPIEGARE RISORSE PER RENDERE EFFICIENTI E SICURE LE INFRASTRUTTURE SICILIANE, e a chi straparla di ponte sullo stretto, agitando quella chimera come uno specchietto per allodole incoscienti, andrebbe spiegato una volta per tutte che PRIMA si sistema la Sicilia e si evitano tragedie, e poi si pensa a come collegarla col resto del mondo.Forza Catania, forza famiglia e amici miei: ci risolleveremo anche stavolta come abbiamo fatto sempre.
Posted by Dino Giarrusso on Tuesday, October 26, 2021
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Fonte: WWF
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