L’ondata di calore estremo che ha colpito l’India diventerà sempre di più la nostra nuova “normalità”, il report

L'aumento delle temperature globali sta portando con sé un'intensificazione dei fenomeni climatici estremi, che si verificheranno sempre più spesso nel prossimo futuro - avvertono gli scienziati

L’ondata di caldo estremo che ha soffocato India e Pakistan lo scorso mese è la diretta conseguenza della crisi climatica di origine antropica, che renderà sempre più frequenti eventi di questa natura. È quanto emerge da uno studio condotto dal World Weather Attribution (WWA) e pubblicato la scorsa settimana.

In età pre-industriale, le possibilità che si verificasse un’ondata di calore tanto estrema erano di una volta ogni 3.000 anni. L’aumento delle temperature globali, che fino ad oggi si attesta su +1,2°C, ha aumentato sensibilmente l’occorrenza di questi fenomeni, che si prevede possano verificarsi una volta ogni 100 anni.

Quindi, mentre il Pianeta continua a riscaldarsi, l’intervallo fra un’ondata di calore estrema e quella successiva si riduce sempre di più. Gli scienziati prevedono che, se le temperature globali aumentano fino alla soglia di +2°C, ondate come queste si verificheranno addirittura una volta ogni 5 anni.

La situazione sarebbe già drammatica dal punto di vista climatico, ma si tratta di uno scenario fin troppo ottimista: gli attuali impegni dei governi del monto per ridurre le emissioni di carbonio nell’atmosfera e contenere l’aumento delle temperature porterebbero, secondo le proiezioni degli esperti, ad un aumento di +2,8°C entro la fine del secolo.

Intanto il subcontinente indiano fa i conti con le vittime dell’ondata di calore (le stime ufficiali parlano di 90 morti, ma gli esperti temono si tratti di migliaia di vittime) e con i danni provocati all’agricoltura e all’economia locali.

Come conseguenza diretta dell’ondata di calore senza precedenti, il governo indiano ha disposto il blocco delle esportazioni di grano all’estero, e ciò ha fatto schizzare alle stelle i prezzi di questo cereale sui mercati globali, già duramente provati dal blocco delle esportazioni provocato dal conflitto in Ucraina.

(Leggi anche: Allarme grano, il rischio carestia è reale: “nel 2023 avremo un problema di carenza di cibo”)

©World Weather Attribution


Panoramica sugli eventi climatici estremi

Il report di WWA non si limita a descrivere la drammatica situazione che si è verificata nel subcontinente indiano, ma offre una panoramica a 360° dei principali eventi climatici estremi, che si preannunciano sempre più frequenti e devastanti nel prossimo futuro.

Ondate di calore

Ogni ondata di calore nel mondo è resa più potente e più probabile a causa del cambiamento climatico di origine antropica. Ad esempio, un’ondata di calore che in epoca pre-industriale avveniva una volta ogni dieci anni avviene oggi 2,8 volte ogni dieci anni e ha una temperatura di 1,2°C in più. Raggiungendo l’aumento delle temperature globali di +2°C entro fine del secolo, si prevede che tali eventi occorreranno 5,6 e saranno di 2,6°C più caldi.

Un’ondata di calore estrema, che si sarebbe manifestata una volta in cinquant’anni in epoca pre-industriale, avviene ora 4,8 volte ogni 50 anni ed è 1,2°C più calda rispetto al passato. Quando il riscaldamento globale raggiungerà +2°C, tali eventi estremi occorreranno 13,9 ogni cinquant’anni e saranno addirittura 2,7°C più caldi.

(Leggi anche: Il 2021 è stato il quinto anno più caldo di tutti i tempi)

Alluvioni

Le precipitazioni estreme sono sempre più comuni e più intense a causa della crisi climatica  – soprattutto in Europa, Asia, Nord America e Africa. Ci sono due modi in cui il cambiamento climatico può avere effetti sulle alluvioni.

Da una parte, un’atmosfera più calda trattiene più umidità – questo perché le molecole di acqua si muovono più velocemente quando sono più calde e hanno maggiori possibilità di trasformarsi in gas. Secondo gli scienziati, basta l’aumento di temperature di 1°C per aumentare i livelli di umidità del 7%.

Dall’altra, il cambiamento climatico provoca una maggiore occorrenza delle condizioni in cui possono verificarsi precipitazioni intense, come per esempio tempeste o uragani.

(Leggi anche: Dissesto Idrogeologico: il 94% dei Comuni italiani a rischio frane e alluvioni)

Siccità

La siccità sta diventando sempre più comune e severa a causa del cambiamento climatico in alcune aree del mondo – come l’Europa (soprattutto il bacino mediterraneo), il Sud dell’Africa, l’Est dell’Asia e l’Ovest del continente americano.

La crisi climatica ha effetti sui fenomeni di siccità principalmente in due modi. Innanzitutto, attraverso l’evaporazione dell’acqua: quando l’atmosfera si riscalda, il fenomeno dell’evaporazione occorre più frequentemente. In secondo luogo, attraverso le precipitazioni: gli eventi piovosi estremi stanno diventando più frequenti in tutto il mondo e si concretizzano in fenomeni brevi ma devastanti.

Questo è un male per l’ambiente, poiché la forte pioggia satura il terreno d’acqua che fluisce direttamente nei fiumi, senza svolgere il suo ruolo di sostegno alla vegetazione. Lo stesso volume d’acqua, sotto forma di pioggia moderata, cadrebbe in un periodo di tempo più lungo, sostenendo così l’umidità del suolo e le riserve idriche sotterranee.

(Leggi anche: Allarme siccità, l’Italia è in emergenza idrica: fiumi in secca come in estate)

Incendi

Anche gli incendi stanno aumentando in tutti i continenti soprattutto in Europa Asia Stati Uniti e Australia. Il clima ideale per l’incendio è la perfetta combinazione di calore, siccità e vento forte. Queste condizioni offrono la più alta probabilità che un incendio abbia inizio e forniscono carburante adesso in modo che possa diffondersi rapidamente.

Pertanto le tendenze che si registrano nella frequenza degli incendi sono strettamente connesse alle tendenze registrate per la siccità e per l’aumento delle temperature. Ciò vuol dire che il rischio di incendi aumenta rapidamente in quelle regioni in cui sia le temperature che il rischio di siccità stanno aumentando simultaneamente.

(Leggi anche: Gli scienziati prevedono un aumento preoccupante degli incendi incontrollabili entro il 2050)

QUI è possibile leggere il report completo di WWA.

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Fonte: World Weather Attribution

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