L’aumento delle temperature estive e l’allungamento dei periodi torridi è causa di incendi, ma anche di una anomala invasione di insetti, come zecche, cavallette e zanzare tigre
Zanzare tigre, cavallette e zecche e altri insetti: questo rovinoso aumento delle temperature, accompagnato da siccità e incendi ovunque, agevola anche l’invasione anomala di insetti di ogni sorta e incrementa il rischio epidemie.
È quanto afferma la Società italiana di medicina ambientale, secondo cui vanno emergendo e diffondendosi nuove epidemie, malattie e zoonosi trasmesse da vettori (insetti, animali o pesci) che a volte colonizzano nuovi habitat e aree dove prima non erano presenti.
Gli eventi di queste ultime settimane, con i termometri arrivati alle stelle, la siccità estrema, i cedimenti dei ghiacciai e gli incendi ci dimostrano ancora una volta una faccenda che doveva essere chiara ormai da tempo: il collasso degli ecosistemi non sarà graduale ma repentino, senza darci il tempo di dibattere per altri decenni quando sarà il caso di abbandonare le fonti fossili che sono causa delle emissioni climalteranti, con effetti disastrosi sul clima e sulla salute delle popolazioni.
A ciò si abbina un’anomala distribuzione delle precipitazioni (in riduzione entro una forbice compresa tra il 10 e il 60%), che prendono sempre più spesso la forma di eventi estremi concentrati in autunno-inverno, talora associati ad uragani mediterranei: 60 negli ultimi 40 anni, ma con previsioni di 3 nuovi eventi annui, spiega il Presidente SIMA, Alessandro Miani.
Rimane ormai sotto gli occhi di tutti: lo scioglimento dei ghiacciai, la siccità e gli incendi sono qualcosa di molto più che un campanello d’allarme e in troppi ancora non si sono resi conto pienamente che il punto di non ritorno sta per essere raggiunto. La crisi energetica in atto rende più difficile abbandonare i combustibili fossili, ma un’inversione della rotta resta indispensabile.
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Fonte: SIMA
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