Clima: ritirato lo studio italiano divenuto simbolo del negazionismo climatico

Il principale editore scientifico Springer Nature ha ritirato uno studio che presentava conclusioni fuorvianti sugli impatti dei cambiamenti climatici dopo l’indagine sollecitata da un’inchiesta dell’AFP

La redazione capo ha ritirato questo articolo. Sono state sollevate preoccupazioni riguardo alla selezione dei dati, all’analisi e alle conclusioni dell’articolo”, così se stamattina si cerca sulla rivista European Physical Journal Plus, edita da Springer Nature, uno studio sui perché e i per come di una (non) crisi climatica, non lo si trova.

Il motivo è presto detto: con una nota di “ritrattazione”, l’editore scientifico afferma di aver ritirato lo studio sugli eventi estremi – italiano – dal titolo “A critical assessment of extreme events trends in times of global warming”, colpevole di presentare conclusioni fuorvianti sugli impatti dei cambiamenti climatici.

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Una decisione che fa seguito a un’indagine sollecitata da un’inchiesta dell’AFP, che nel settembre 2022 riferì delle preoccupazioni relative proprio allo studio sottoposto a revisione paritaria di quattro scienziati italiani apparso all’inizio di quell’anno.

Lo studio incriminato

L’articolo, intitolato “Una valutazione critica delle tendenze degli eventi estremi in tempi di riscaldamento globale” – che tra l’altro aveva aveva attirato l’attenzione positiva dei media scettici sul clim -, si proponeva di esaminare i dati sui possibili cambiamenti nella frequenza o nell’intensità delle precipitazioni, dei cicloni, dei tornado, della siccità e di altri eventi meteorologici estremi.

Diversi scienziati del clima contattati dall’AFP hanno affermato che lo studio ha manipolato i dati, selezionato i fatti e ignorato altri che avrebbero contraddetto le loro affermazioni, spingendo l’editore a lanciare una revisione interna.

I redattori e gli editori hanno concluso che non avevano più fiducia nei risultati e nelle conclusioni dell’articolo, ha detto Springer Nature all’AFP.

E così, i redattori della rivista hanno pubblicato la nota online in cui affermano che l’articolo è stato ritirato.

Standard di revisione tra pari

Secondo quanto riferiscono da Springer Nature, l’indagine è stata condotta dal suo Research Integrity Group in linea con le linee guida del Committee on Publication Ethics (COPE).

Il loro studio “non è stato pubblicato in una rivista sul clima”, ha detto all’AFP Stefan Rahmstorf, capo dei sistemi terrestri presso l’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico.

Questa è una strada comunemente intrapresa dagli ‘scettici del clima’ per evitare la revisione tra pari da parte di veri esperti del settore, afferma.

Studi recenti hanno indicato che la disinformazione climatica è fiorita online mentre i governi spingono riforme per frenare l’uso dei combustibili fossili che causano emissioni di carbonio che riscaldano il pianeta.

Un’ulteriore indagine pubblicata dall’AFP nell’aprile 2023 ha mostrato che gli scettici contrari al consenso scientifico sui cambiamenti climatici causati dall’uomo avevano fatto pubblicare altri studi fuorvianti su riviste sottoposte a revisione paritaria.

Gli esperti hanno sottolineato le preoccupazioni diffuse sugli standard di revisione paritaria nel settore dell’editoria accademica tra l’altro assai redditizio.

Retraction Watch, un blog che tiene traccia dei ritiri di documenti accademici, ha contato 5mila casi di questo tipo solo nel 2022, circa un decimo% del numero totale di studi pubblicati.

Cosa significa? Che chi è pronto a negare la crisi climatica è in ogni angolo del globo. E va fermato quanto prima.

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Fonte: Springer Nature

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